Barbacani

Barbacani: mensoloni lignei che sostenevano lo sporto dei piani alti delle case rispetto al filo della calle o del Campo. E’ una sporgenza che aiuta.

Al fine di consentire un allargamento preciso oltre il quale ci sarebbero potuti essere dei problemi statici, vi è un barbacane di pietra, in calle della Madonna a San Polo, nella foto accanto, che stabiliva il massimo sporto consentito sulla calle. Sul fianco, proprio per deputare questo come campione di riferimento è stata eseguita una incisione che porta scritto: PER LA IURIDICIOM DE BARBACANI.

Molte sono le zone di Venezia nelle quali si possono incontrare queste particolari sporgenze aeree.

 

In Campo San Stin, che ha modificato la sua composizione edilizia con l’arrivo a Venezia di Napoleone (nella foto il Campo San Stin dipinto da Bernardo Bellotto nel 1745), si possono ancora vedere i barbacani sia in Campo sia nella calle che proviene da Campo Sant’Agostin.

 

La calle più conosciuta e più nominata per la presenza dei barbacani è la Calle del Paradiso con lo splendido arco gotico aggettante sul ponte. Lungo tutta la calle, sia da una parte che dall’altra, sussistono i barbacani che permettono un allargamento delle case soprastanti ed un riparo per i negozi.

Molto interessante quanto scrive a riguardo Giuseppe Tassini nel suo famoso Curiosità Veneziane:

Numerosi sono in Calle del Paradiso i Barbacani.
Affascinante l’origine etimologica del termine suggerita dall’editore Luciano Filippi, padre di Franco, che con altrettanta capacità e caparbietà prosegue l’attività di libraio ed editore.
La parola barba è di origine latina e indica l’insieme dei peli che coprono le guance ed il mento dell’uomo; il complesso delle ultime ramificazioni della radice; la parte laterale delle penne degli uccelli; nell’arte incisoria i due rialzi che si formano sulla superficie del metallo ai lati del segno aperto dal bulino; le frange naturali della carta a mano; e, anticamente, significava zio.
Lo stesso Dante, nella Divina Commedia, nel canto XIX del Paradiso così scrive:
E parranno a ciascun l’opere sozze
del barba e del fratel, che tanto egregia
nazione e due corone han fatto bozze
(Saranno rilevate a tutti le opere vergognose e turpi dello zio e del fratello di Federico, rispettivamente Giacomo re di Maiorca e Giacomo II re di Sicilia e poi d’Aragona).
Si può notare come tutti questi significati siano accompagnati da un particolare, sono derivazioni, sporgenze, di un qualche cosa di principale, del viso, della radice, della famiglia.
Il termine cane è pure interessante. E’ l’animale amico fedele dell’uomo, il martelletto che preme il grilletto, è l’arnese per tenere ben fermi i cerchi nella cerchiatura dele botti: il cane è un aiuto per l’uomo, per sparare, per contenere.Ecco allora che barbacane è una sporgenza che aiuta. Infatti, non solo serviva ad aumentare lo spazio abitativo al piano superiore, ma anche riparava il negozio sottostante come fosse una tenda, funzione che non si limitava solo a Venezia, ma anche in altre regioni italiane a all’estero, in particolare in medio oriente.

Categoria: Cose veneziane