Megio

Il Governo della Repubblica era molto attento a far avere sempre del cibo agli abitanti di Venezia. Per questo motivo e quindi ovviare a possibili carestie, aveva fatto costruire, in diversi punti della città, numerosi granai, che provvedeva, a proprie spese, a riempire di grano, miglio ed altri cereali.

Il deposito del Megio è ancora oggi come nel '400; fu usato per l'immagazzinamento del cereale, il miglio, che veniva adoperato anche per la produzione di pane in mancanza di frumento.

La Repubblica di Venezia aveva molto a cuore la salute dei suoi cittadini. Anche in condizioni estreme cercava sempre di mantenere la popolazione in buono stato, anche se poteva subire delle perdite.
Nota è la vicenda nella quale, con l'incendio del 1505 in cui gran parte dei fabbricati intorno al mercato di Rialto, anche un magazzino di frumento era attacato dalle fiamme, per cui il Senato della repubblica autorizzò la popolazione a prelevare dal magazzino quanto più frumento fosse possibile, piuttosto che andasse perduto senza che nessuno potesse adoperarlo.

Sulla facciata del Megio fa bella mostra di se un Leone andante, opera di Carlo Lorenzetti, posto in quel luogo dalla Società Amici dei Monumenti agli inizi del '900 al posto di quello originale scalpellato dopo la caduta della Repubblica.

Il fabbricato ora è una Scuola elemetare.