Annessione al Regno d'Italia

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Versione del 09:19, 21 lug 2008, autore: Marco (discussione | contributi)
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Nel 1866, nonostante le sconfitte di Custozza e di Lissa, il Veneto venne annesso con la forza all'Italia.

A Napoleone III, imperatore dei Francesi, non resterà altro da dire in riferimento ai Savoia: "Ancora un sconfitta, e mi chiederanno Parigi"!!!

Giuseppe Mazzini, l'Apostolo dell’Unità d'Italia, scriverà sul "Il Dovere" del 24 agosto del 1866:

"E'possibile che l'Italia accetti di essere additata in Europa come la sola nazione che non sappia combattere, la sola nazione che non possa ricevere il suo se non per beneficio d'armi straniere e concessioni umilianti dell'usurpatore nemico?".

Il 19 ottobre successivo nel Veneto si teneva uno degli ultimi plebisciti – burletta, come li definì Indro Montanelli nella sua "Storia d'Italia", per la sua forzosa annessione: forzosa, perché le votazioni avvennero sotto l'occupazione del territorio da parte delle truppe Piemontesi, i votanti dovevano passare attraverso due ali di militari per depositare nelle due urne (una per il sì e l'altra per il no) una delle due schede colorate, anche queste: una per il sì a l'altra per il no! Democraticamente!

L'unità d'Italia era fatta. Senza dare la possibilità al Popolo di esprimersi liberamente e in modo democratico.

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Testo basato sull'originale di
Gigio Zanon