Chiesa di Sant'Andrea della Zirada

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La facciata, assieme al portale, rappresentano tutto ciò che rimane della tarda costruzione gotica risalente al 1475.
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Realizzata in muratura a vista, la facciata è tripartita da lesene, unite in alto da archetti ciechi.
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Il grande portale, archiacuto, è di semplice fattura e ha un coronamento mistilineo che richiama quelli della [[Chiesa di Sant'Aponal]] e la [[Chiesa di San Giovanni in Bragora]].
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[[Immagine:SC53e.jpg|350px|left]]L’ogiva sopra il portale contiene due bassorilievi del XIV secolo, raffiguranti rispettivamente la ''Vocazione degli Apostoli Pietro e Andrea'' e il ''Cristo passo''.
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Nella zona superiore del prospetto si apre il rosone, affiancato da due monofore.
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[[Immagine:SC52.jpg|350px|right]]L’interno, costituito da una sola navata, presenta l’impianto tipico delle chiese di piccola e media dimensione che furono costruite a [[Venezia]] nella seconda metà del Quattrocento.
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Nel corso del 1679 fu eretto l’altar maggiore e venne portata a compimento la decorazione a stucchi che, assieme al nuovo soffitto piano ribassato, modificò sostanzialmente l’originario interno della fabbrica gotica.
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Nonostante i rimaneggiamenti subiti però, resta ancora leggibile la forte rassomiglianza con la [[Chiesa di Sant'Alvise]], non solo nell’uniformità di dimensione della struttura dell’aula, ma anche per la presenza del ''barco'', (il coro pensile) collocato, come d’uso a [[Venezia]] per le chiese conventuali delle monache di clausura, sopra la porta d’ingresso e posto in diretta comunicazione con l’annesso convento.
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Sul lato destro della chiesa, addossato alla facciata, il campanile a canna quadrata fu innalzato nel 1475 anch’esso, come la chiesa, a spese della cittadinesca famiglia Bonzio.
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L’antica cella campanaria è oggi sormontata dal tamburo e dalla cupoletta a cipolla, che sostituirono nel corso dei rimaneggiamenti operati nel XVIII secolo l’originaria realizzazione gotica costituita da un’alta cuspide affiancata da quattro edicole, ben visibile nelle incisioni dell’epoca.
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Versione corrente

Informazioni

Indirizzo Santa Croce - Piazzale Roma
Stile architett. Romanico
Completamento XV Secolo

La facciata, assieme al portale, rappresentano tutto ciò che rimane della tarda costruzione gotica risalente al 1475.
Realizzata in muratura a vista, la facciata è tripartita da lesene, unite in alto da archetti ciechi.
Il grande portale, archiacuto, è di semplice fattura e ha un coronamento mistilineo che richiama quelli della Chiesa di Sant'Aponal e la Chiesa di San Giovanni in Bragora.

L’ogiva sopra il portale contiene due bassorilievi del XIV secolo, raffiguranti rispettivamente la Vocazione degli Apostoli Pietro e Andrea e il Cristo passo.

Nella zona superiore del prospetto si apre il rosone, affiancato da due monofore.

L’interno, costituito da una sola navata, presenta l’impianto tipico delle chiese di piccola e media dimensione che furono costruite a Venezia nella seconda metà del Quattrocento.

Nel corso del 1679 fu eretto l’altar maggiore e venne portata a compimento la decorazione a stucchi che, assieme al nuovo soffitto piano ribassato, modificò sostanzialmente l’originario interno della fabbrica gotica.
Nonostante i rimaneggiamenti subiti però, resta ancora leggibile la forte rassomiglianza con la Chiesa di Sant'Alvise, non solo nell’uniformità di dimensione della struttura dell’aula, ma anche per la presenza del barco, (il coro pensile) collocato, come d’uso a Venezia per le chiese conventuali delle monache di clausura, sopra la porta d’ingresso e posto in diretta comunicazione con l’annesso convento.

Sul lato destro della chiesa, addossato alla facciata, il campanile a canna quadrata fu innalzato nel 1475 anch’esso, come la chiesa, a spese della cittadinesca famiglia Bonzio.
L’antica cella campanaria è oggi sormontata dal tamburo e dalla cupoletta a cipolla, che sostituirono nel corso dei rimaneggiamenti operati nel XVIII secolo l’originaria realizzazione gotica costituita da un’alta cuspide affiancata da quattro edicole, ben visibile nelle incisioni dell’epoca.


Mappa

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