Ghetto

In questo stesso luogo vi erano delle antiche fonderie, ove si gettavano, ovvero si fondevano, armi. Il Getto, derivante dall'azione di rovesciamento della fonderia, sarebbe diventato ghetto per la pronuncia dura della g da parte degli ebrei di lingua tedesca che per primi risiedettero in Ghetto.
Una Legge, emanata dal Governo della Serenissima Repubblica, il 29 marzo 1516 sanciva la nascita a Venezia del primo Ghetto d'Europa, una zona cioè dove gli Ebrei dovevano abitare e dalla quale non potevano uscire dal tramonto all'alba.
Il Ghetto era chiuso da cancelli di ferro, controllati da guardie cattoliche pagate dagli stessi ebrei, e tutt'oggi si possono vedere i segni dei cardini di quei portoni. Ne esistono tre coi nomi che non lascerebbero a pensare quale è stato creato per primo. Il primo a essere fondato fu il Ghetto Nuovo, il secondo fu il Ghetto Vecchio e il terzo il Ghetto Nuovissimo. Come si diceva il Ghetto Novo è stato il primo a nescere ed era occupato quasi esclisivamente da ebrei tedeschi, per cui questo posto diventava la Natione Tedesca, per diversificarsi dalla Natione levantina che inizialmente si accasava nel Ghetto Vecchio, occupato da ebrei provenienti da Costantinopoli o dalla costa nord-africana e dal Medio Oriente. Per un processo di naturale osmosi, le due fazioni, prima preciamente scisse, si sono amalgamate e fuse nei secoli successivi la loro nascita.
Agli Ebrei era permesso di esercitare solo alcune professioni:
1) erano medici, in quanto erano i più preparati e abili essendo in grado di studiare testi scritti in arabo;
2) prestatori di denaro, perchè ai cattolici era vietato dalla loro religione;
3) mercanti e strazzarioli, cioè venditori di stracci.
Il Ghetto continuò poi ad esistere come tale per oltre due secoli e mezzo, fino a quando cioè nel 1797 Napoleone ed i francesi conquistarono Venezia e finalmente lo aprirono eliminando definitivamente ogni cancello: gli Ebrei furono così liberi di andare a vivere in altre zone della città.