Itinerario 1: Piazza San Marco - San Zaccaria - Riva degli Schiavoni - Chiesa della Pietà

Da Venicewiki, il wiki di Venezia

Versione del 10:41, 14 set 2018, autore: Gabriele (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione corrente (diff) | Versione più recente → (diff)

La Piazza San Marco viene considerata il salotto di Venezia, per la sua identità raccolta e circondata da monumenti spattacolari, unica e irripetibile al mondo.
Anticamente era molto ridotta, attraversata da un canale, il Canale Botario, che la divideva dal brolo, antico orto con alberi da frutta e viti, canale successivamente interrato per allargare lo spazio di fronte alla Basilica di San Marco. Nel brolo si incontravano i nobili che si accordavano per le decisioni del Maggior Consiglio. Proprio dalle decisioni prese in brolo deriva la parola italiana imbroglio.

Nel IX secolo il doge decise di spostare qui la sua residenza e fece cotruire una specie di castello, quello che nel XIV secolo, dopo successive modifiche, diventerà la prima parte del Palazzo Ducale affacciata sul Molo.

Sulla Piazza San Marco si affacciano numerosi monumenti. Partendo dalla Basilica di San Marco e procedendo in senso orario abbiamo: la Piazzetta San Marco con le due Colonne di Marco e Todaro, il Campanile di San Marco con la Loggetta del Sansovino, le Procuratie Nuove, in fondo alla Piazza l'Ala Napoleonica, le Procuratie Vecchie, la Torre dell'Orologio, la Piazzetta dei Leoncini.
Ovunque campeggia il simbolo di San Marco il Leone Alato. Sulla guglia centrale della Basilica di San Marco, sulla parte principale della Torre dell'Orologio, sui Pennoni porta bandiera, sulle porte esterne della Loggetta del Sansovino, sulla Porta della Carta, sulla facciata del Palazzo Ducale che aggetta la Piazzetta San Marco.
La lunga sequenza degli archi che formano le Procuratie Vecchie parte dalla Torre dell'Orologio per terminare presso l'Ala Napoleonica. Questi erano gli appartamenti dei Procuratori della Repubblica, coloro che governavano le questioni ordinarie dello Stato veneziano. I procuratori venivano scelti tra i nobili della città e questi non sempre erano contenti di allontanarsi dai loro appartamenti sicuramente più comodi alle loro esigenze. Però non potevano rifiutare la nomina pena l'esclusione a gran parte delle scelte della vita pubblica cittadina.

Il fondo della Piazza San Marco viene chiuso dall'Ala Napoleonica, una continuazione delle procuratie innalzata nei primi decenni del XIX secolo, eseguita demolendo l'antica Chiesa di San Geminiano disegnata da Jacopo Sansovino.

Le arcate delle Procuratie Nuove ci riportano in prossimità del Campanile di San Marco, ai piedi del quale si trova la Loggetta del Sansovino, luogo dove venivano ospitati i cavalieri che avevano il dovere di andare a chiamare a raccolta i nobili quando veniva richiesta la loro presenza.
A sinistra la Piazzetta San Marco, con la Biblioteca Nazionale Marciana a destra, il Palazzo Ducale a sinistra e di fronte le Colonne di Marco e Todaro. Dalla loggia del primo piano del Palazzo Ducale, tra le due colonne in marmo rosso di Verona, venivano lette le condanne a morte, condanne che venivano eseguite tra i monoliti della Piazzetta, con il condannato rivolto verso la Torre dell'Orologio; da questo deriva il motto Varda che te fasso veder mi che ora che xe (Ti faccio vedere io che ore sono), in relazione al fatto che sarebbe la Torre dell'Orologio sarebbe l'ultima cosa che vedresti prima della condanna.

Percorsa tutta la Piazzetta fino al Molo, girando a sinistra si arriva al Ponte della Paglia dal quale, sempre a sinistra, si vede sul canale il Ponte dei sospiri, luogo di transito per i carcerati dalle celle del Palazzo delle Prigioni alle aule di giustizia all'interno del Palazzo Ducale.