Jacopo de Barbari
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Jacopo de Barbari (Venezia 1450 - Bruxelles 1516), pittore e incisore
Egli la completò, dopo tre anni di duro lavoro su sei tavole di pero, per una misura complessiva di metri 1,315 per 2,818, appostandosi ed eseguendo un rilievo di tutti i palazzi esistenti allora a Venezia e riportandoli in negativo sulle tavole di pero, con numerosi sprazi di vita quotidiana.
Ricevette l’incarico di eseguire l’opera da un commerciante tedesco residente a Venezia nel Fontego dei Tedeschi, Antonio Kolb, che voleva portare nel suo paese un ricordo della città per carpirne l’assoluta particolarità ed eccezionale bellezza e poterla condividere con chi non avrebbe mai potuto vederla nella sua splendida cornice naturale.
Si presume sia nato nel 1470, ma sicuramente veneziano di nascita. Dopo aver eseguito l’opera che lo renderà famoso, si allontanò da Venezia per andare a vivere nei paesi del nord Europa, da quei committenti che ebbero fiducia in lui e che gli commissionarono la veduta.
La perfezione dei monumenti e dei fabbricati e la dovizia di particolari che la compongono offre ancora oggi a più di cinque secoli dalla sua realizzazione, molteplici spunti per studiare la città ed i suoi cambiamenti.
Proprio per la sua precisione nel riportare ogni singolo palazzo si sono potuti definire con esattezza i periodi nei quali sono stati costruiti, per esempio, Palazzo Ducale, Piazza San Marco e la Torre dell'Orologio, o la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli appena costruita nel 1482, oppure come fossero gli immobili dove nel 1506 fu costruito il Fondaco dei Tedeschi o Ca’ Vendramin Calergi, o le chiese ed i monasteri che successivamente Napoleone demolì, come la Chiesa di Sant'Agostin o la Chiesa di Santa Maria Nova, o come fossero le zone prima di notevoli cambiamenti, come la Chiesa di Santa Lucia ed il relativo convento demoliti per far posto alla moderna ferrovia che arrivava per la prima volta a Venezia durante la dominazione austriaca.
Le tavole di pero incise dal de Barbari si trovano presso il Museo Correr che le custodisce gelosamente e sono esposte, protette da uno spesso vetro.
Anche la Chiesa di San Polo risulta diversa dall'attuale, con l'abside decorata con nicchie e loggiati come la Basilica dei Santi Maria e Donato a Murano
Risulta essere una delle poche immgini della Chiesa di Sant'Agostin, in quanto la chiesa è stata chiusa da Napoleone, spoliata degli altari e dei marmi che la abbellivano, adoperata come magazzino per molti anni, poi abbattuta e trasformata in abitazioni popolari nei primi anni del XX° secolo. Durante la costruzione delle fosse settiche a servizio degli appartamenti del fabbricato, sono spuntate molte ossa di defunti sepolti dentro in chiesa e non ancora rimossi dalle loro locazioni funebri.
Proprio dietro la chiesa, vicino all'abside, era stata posta la Colonna della Vergogna in relazione al tentato rovesciamento del governo veneziano nel 1310, con a capo Bajamonte Tiepolo che aveva le proprie abitazioni nella vicina Corte del Remer, demolite come monito dal Senato della Repubblica di Venezia.
Categoria: Veneziani Famosi