Mestre

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==Mestre== [2]

è un centro abitato compreso nel territorio comunale di Venezia. Costituisce assieme all'ex quartiere 9 Carpenedo-Bissuola la Municipalità di Mestre-Carpenedo (Mestre Centro).
Un tempo ben distinta dagli altri centri della terraferma, Mestre, soprattutto dal secondo dopoguerra ha visto una rapida crescita urbana che l'ha portata a costituire con gli stessi una vasta conurbazione. Per questo motivo, con il toponimo "Mestre" spesso si intende, per estensione, tutta la terraferma veneziana.
Già comune autonomo, dal 1808 al 1926, nel 1923 le è stato conferito il titolo di città con il quale è tuttora nota.



Le origini

Bonaventura Barcella, segretario dell'Archivio Comunale nell'Ottocento, propone per Mestre un'origine fantasiosa, ricollegandosi alle vicende dell'eroe Antenore, ricordato da Livio e da altri autori antichi come il capostipite dei Veneti. Questi, fuggito da Troia distrutta, dopo un lungo peregrinare per mare trovò rifugio nella regione che lui stesso chiamò Veneto dove fondò la città di Padova. Al suo seguito c'era anche Mesthle, valoroso guerriero figlio del re Pilemene, che invece si stabilì con altri presso un bosco di fronte alla Laguna Veneta — la Selva Fetontea — fondando una città fortificata che, dal suo nome, chiamò Mestre.

Leggende a parte, anche per la scarsità di reperti e notizie riguardanti l'età antica, l'origine di Mestre rimane ancora oscura. Pure il toponimo resta inspiegabile: l'ipotesi più accreditata, proposta da Dante Olivieri, lo fa derivare dal personale romano Mester e Mestrius, documentato specialmente nell'Italia settentrionale; il Filiasi resta nel vago e asserisce che l'etimo sarebbe etrusco; l'Agnoletti invece sottolinea la possibile presenza della radice mad-, riferita ad una località paludosa; chi invece vuole ricollegarsi al mito, individua una somiglianza con dei nomi di origine orientale (frigia e greca in particolare).

Per quanto riguarda la fondazione della città, sembra che né in epoca Paleoveneta né Romana nella zona sorgessero insediamenti di particolare rilevanza. L'Itinerarium Burdigalense, una guida per pellegrini del IV secolo, citava nella zona solo una «mutatio ad nonum», cioè "una stazione di posta per il cambio dei cavalli situata a nove miglia" (13,5 km ca.) dalla città di Altino, lungo la Via Annia. Appare tuttavia possibile l'esistenza di un castrum, un piccolo centro fortificato embrione del medievale Castelvecchio.







Geografia


Il Canal Salso in prossimità di viale Ancona; sullo sfondo il centro direzionale La Vela.


Mestre [1] è situata nella Pianura Veneta a margine della Laguna di Venezia (3 m s.l.m.) e funge da porta d'accesso a Venezia tramite il Ponte della Libertà. L'affaccio sulla Laguna è costituito dal Parco di San Giuliano, inaugurato l'8 maggio 2004 ed esteso per 74 ettari.


Il principale corso d'acqua è il Marzenego il cui alveo originale è stato nel tempo più volte modificato e tombinato. Esso si biforca, circondando la città antica, nel ramo Campana o delle Muneghe a sud e nel ramo delle Beccherie o di San Lorenzo a nord. I due bracci si riuniscono all'altezza del ponte di via Colombo formando l'Osellino, il canale artificiale che ne convoglia le acque in laguna, sfociando a Tessera.


Altra via d'acqua rilevante è il Canal Salso che mette in comunicazione la città e la laguna; l'ultimo tratto in prossimità, che terminava all'altezza di piazza XXVII Ottobre, è stato interrato nel Novecento per la realizzazione della piazza stessa (allora denominata piazza Barche, toponimo tutt'oggi molto usato) e di via Forte Marghera.

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