Palazzo Bonfadini Vivante

Il palazzo, proprietà del Comune di Venezia, è di valore architettonico minore, ma all'interno è conservata la decorazione neoclassica eseguita da Carlo Bevilacqua ed altri. E' ascrivibile al periodo della rinascenza, forse alla fine del secolo sedicesimo o all'inizio del successivo. Per anni è servito come sede della ditta AMAV, l'edificio ora è fuori uso (2007).
La costruzione del palazzo fu voluta dai Bonfadini, mercanti tirolesi giunti a Venezia nella seconda metà del Cinquecento e divenuti nobili per soldo nel 1648.
La facciata, di perfetta simmetria ed estetica essenziale, risale al 1648-61; la serliana del secondo piano è l'unica nota aristocratica circondata da finestre tutte rettangolari sorrette da sottili marcapiano.
I Bonfadini, che abitarono questo palazzo fino alla caduta della Repubblica, in seguito lo affittarono alla famiglia Vivante. Costoro erano semiti originari di Corfù, giunti a Venezia attorno al 1750; assicuratori e commercianti. Nel1815 i Vivante comperarono il palazzo, lo abitarono fino alla metà del secolo e lo abbellirono ulteriormente negli interni.
In seguito l'edificio venne in più parti modificato scivolando verso un degrado che toccò il massimo alla metà del Novecento.

Bibliografia: M.Brusegan - I Palazzi di Venezia (pag.43)- Newton Compton 2007