Scuole Grandi

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La richiesta veniva portata al Senato della Repubblica, che accordava o meno la possibilità si associarsi. Molte erano queste richieste da parte delle varie attività artigiane che a [[Venezia]] venivano preservate dalla Serenissima. Le prime richieste furono presentate nel 1261 da alcuni membri della stessa categoria artigiana, che si sono riuniti per difendere il proprio lavoro in città da intrusioni di "foresti" aggregandosi in quelle che diventeranno le '''Scuole'''.
La richiesta veniva portata al Senato della Repubblica, che accordava o meno la possibilità si associarsi. Molte erano queste richieste da parte delle varie attività artigiane che a [[Venezia]] venivano preservate dalla Serenissima. Le prime richieste furono presentate nel 1261 da alcuni membri della stessa categoria artigiana, che si sono riuniti per difendere il proprio lavoro in città da intrusioni di "foresti" aggregandosi in quelle che diventeranno le '''Scuole'''.
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La forma associativa si rivolgeva sia al popolo, sia alla nobiltà, e si distingueva a seconda se la formula associativa riguardava le ''arti ed i mestieri'', o una delle numerose comunità di stranieri, stanziali a [[Venezia]], oppure si dedicava a opere di beneficenza se non di aiuto.
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La forma associativa si rivolgeva sia al popolo, sia alla nobiltà, e si distingueva se gli associati eseguivano un determinato mestiere, allora rientrava nelle ''associazioni di arti e mestieri'', o la congregazione di una delle numerose comunità di stranieri, stanziali a [[Venezia]], come i Tedeschi, i Turchi, i Dalmati solo per citarne alcune, oppure si dedicava a opere di beneficenza che quasi sempre si trasformavano in di aiuto materiale al confratello.
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Le ''Scuole'' si potevano dividere in Scuole di Devozione o '''Scuole Grandi''', [[Scuole di Arti e Mestieri]] e [[Scuole di Comunità Straniere]].Ognuna di queste aveva una inscrizione ad un apposito albo del '''Senato della Repubblica''' al quale dovevano presentare la '''Mariegola''', lo statuto della scuola o dell'arte a cui era associata, con il numero e l'elenco completo degli iscritti .
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[[Immagine:Scuola Grande dei Carmini.jpg|250px|right]]Le ''Scuole'' si potevano dividere in Scuole di Devozione o '''Scuole Grandi''', [[Scuole di Arti e Mestieri]] e [[Scuole di Comunità Straniere]]. Ognuna di queste doveva sottostare al parere della '''Serenissima''' che dava il beneplacito alla inscrizione ad un apposito albo del '''Senato della Repubblica''' al quale dovevano presentare la '''Mariegola''', lo statuto della scuola o dell'arte a cui era associata, con il numero e l'elenco completo degli iscritti.
<flickr>5539540933|m|left</flickr>Se le scuole d'arti e mestieri si ritrovavano attorno ad un altare di una determinata chiesa, le comunità straniere e le '''Scuole Grandi''' avevano mezzi finanziari per costruire un edificio ad hoc per le loro riunioni.
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Versione del 18:13, 25 feb 2017

Le Scuole erano dei luoghi di aggregazione fra cittadini veneziani, alle quali si aggregavano sia patrizi che popolani. Erano essenzialmente delle associazioni caritatevoli che si impegnavano a sostenere i più poveri o le vedove o gli orfani di qualche specifica categoria.

La richiesta veniva portata al Senato della Repubblica, che accordava o meno la possibilità si associarsi. Molte erano queste richieste da parte delle varie attività artigiane che a Venezia venivano preservate dalla Serenissima. Le prime richieste furono presentate nel 1261 da alcuni membri della stessa categoria artigiana, che si sono riuniti per difendere il proprio lavoro in città da intrusioni di "foresti" aggregandosi in quelle che diventeranno le Scuole.

La forma associativa si rivolgeva sia al popolo, sia alla nobiltà, e si distingueva se gli associati eseguivano un determinato mestiere, allora rientrava nelle associazioni di arti e mestieri, o la congregazione di una delle numerose comunità di stranieri, stanziali a Venezia, come i Tedeschi, i Turchi, i Dalmati solo per citarne alcune, oppure si dedicava a opere di beneficenza che quasi sempre si trasformavano in di aiuto materiale al confratello.

Le Scuole si potevano dividere in Scuole di Devozione o Scuole Grandi, Scuole di Arti e Mestieri e Scuole di Comunità Straniere. Ognuna di queste doveva sottostare al parere della Serenissima che dava il beneplacito alla inscrizione ad un apposito albo del Senato della Repubblica al quale dovevano presentare la Mariegola, lo statuto della scuola o dell'arte a cui era associata, con il numero e l'elenco completo degli iscritti.
San Giovanni Evangelista
San Giovanni Evangelista - VeniceWiki
Se le scuole d'arti e mestieri si ritrovavano attorno ad un altare di una determinata chiesa, le comunità straniere e le Scuole Grandi avevano mezzi finanziari per costruire un edificio ad hoc per le loro riunioni.

In questo modo le sette Scuole Grandi poterono fare a gara per costruire il più sontuoso edificio eseguito dai maggiori architetti dell'epoca, adornandoli di tele pregiate, marmi colorati tra i più preziosi, nonchè di caldelabri, ostensori, pale e arazzi di magnifica fattura e di grande dispendio di denari.

La più antica è la Scuola Grande di San Teodoro, alla quale seguirono, in ordine temporale, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, la Scuola Grande di San Rocco, la Scuola Grande di San Marco, la Scuola Grande di Santa Maria della Carità, la Scuola Grande dei Carmini e la Scuola Grande della Misericordia.