Chiesa di San Vidal
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+ | |Descrizione=<flickr>567725586</flickr>La prima chiesa venne eretta per desiderio del Doge [[Vitale Falier]] che volle dedicarla al santo suo omonimo. Venne ricostruita nel XII secolo, per essere oggetto di una seconda rifabbrica nel 1696-1700. La famiglia '''Morosini''', proprietaria di molte case nelle vicinanze, incaricò [[Antonio Gaspari]] per la costruzione di un tempio a perenne ricordo dell'eroe e doge [[Francesco Morosini]], il '''Peloponnesiaco'''. | ||
+ | Il Gaspari però non terminò l'opera che venne portata a termine da [[Andrea Tirali]] tra il 1734 e il 1737 con i contributi finanziari del doge [[Carlo Contarini]], il cui busto e quello della moglie, opere di '''Giuseppe Gnoccola''', sono collocati sulle urne laterali. | ||
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+ | La facciata, realizzata in verticale per dare maggior slancio all'edificio, ha come elementi principali le quattro semicolonne che supportano il grande timpano, al centro delle quali si apre l'ampio portale al quale si accede superando una breve scalinata. | ||
+ | Internamente la chiesa ha una sola navata, con soffitto a volta e conserva dipinti di scuola settecentesca di Giovanni Antonio Pellegrini, di Giambattista Piazzetta, di Antonio Vassilacchi, detto l'Aliense, di Giulia Lama, di Sebastiano Ricci, e, in sacrestia, di Gregorio Lazzarini. | ||
+ | L'opera di maggior prestigio è collocata in fondo al presbiterio, dietro il settecentesco altare maggiore, un'opera di [[Vittore Carpaccio]] il ''San Vitale a cavallo e quattro santi che adorano la Vergine col Putto'', firmato 1514. | ||
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+ | Attualmente la chiesa, pur aperta al culto, viene utilizzata per mostre, convegni, seminari e concerti. | ||
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Informazioni
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Indirizzo | San Marco - Campo San Vidal |
Stile architett. | Neo-classico |
Architetto | Andrea Tirali |
Completamento | 1737 |
Il Gaspari però non terminò l'opera che venne portata a termine da Andrea Tirali tra il 1734 e il 1737 con i contributi finanziari del doge Carlo Contarini, il cui busto e quello della moglie, opere di Giuseppe Gnoccola, sono collocati sulle urne laterali.
La facciata, realizzata in verticale per dare maggior slancio all'edificio, ha come elementi principali le quattro semicolonne che supportano il grande timpano, al centro delle quali si apre l'ampio portale al quale si accede superando una breve scalinata. Internamente la chiesa ha una sola navata, con soffitto a volta e conserva dipinti di scuola settecentesca di Giovanni Antonio Pellegrini, di Giambattista Piazzetta, di Antonio Vassilacchi, detto l'Aliense, di Giulia Lama, di Sebastiano Ricci, e, in sacrestia, di Gregorio Lazzarini. L'opera di maggior prestigio è collocata in fondo al presbiterio, dietro il settecentesco altare maggiore, un'opera di Vittore Carpaccio il San Vitale a cavallo e quattro santi che adorano la Vergine col Putto, firmato 1514.
Attualmente la chiesa, pur aperta al culto, viene utilizzata per mostre, convegni, seminari e concerti.
Mappa
Categoria: Chiese