Associazione Culturale Aurora

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Informazioni

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Indirizzo Piazza San Marco, 48,49,50 c/o Caffè Aurora
Telefono 041/5286405
Sito Web http://www.aurora.st

L'Associazione Culturale Aurora è una associazio​ne culturale che si prefigge come scopo sociale attività culturali e ricreative rivolte alla popolazion​e di venezia per recuperare spazi e attività a una realtà cittadina sempre più espropriat​a e svenduta. Vorremmo riprendere a vivere in una città come una comunità "normale" e non come esemplari sopravvissuti allo zoo.

Manifesto

L’Orologio della Torre batte le sette di sera.

Sul salone centrale del Museo Venezia cala l’oscurità, avvolgendo come un sudario i resti anneriti di quella che un tempo era la Piazza della nostra città.

Qui confluivano i nostri antenati per fare quello che fanno gli abitanti di ogni città nella loro piazza: passeggiare, incontrare dei conoscenti, conversare, e magari gustare un gelato seduti ad uno dei tanti Caffè, lasciando danzare i propri pensieri sulle note delle orchestrine. Oggi la direzione del Museo cerca di riprodurre per i visitatori l’atmosfera di allora, riuscendo nel proprio intento nella stessa misura in cui una foto sbiadita affissa su una lapide riesce a raccontare la persona oggi sepolta.

A quest’ora gli indigeni superstiti sono già lontani, al riparo nelle loro asciutte case di mattoni saldamente poggiate sulla terraferma, a contare i schèi che in un modo o nell’altro sono riusciti a spillare al flusso ininterrotto di visitatori che in ogni periodo dell’anno affolla le sale del Museo per ammirare e fotografare i frammenti più suggestivi del famoso scheletro.

Smemorati discendenti di uomini di un’altra specie, che seppero imprimere al fango le forme eccelse racchiuse nell’anima umana, noi, impiegati-attendenti-attrazioni-vittime del Museo, attendiamo il passaggio dei turisti come i gabbiani attendono che il ritiro della marea per nutrirsi di ciò che essa lascia dietro di sé. Subiamo con rassegnata malinconia la nostra decadenza, limitandoci , com’è nostro costume, ad imprecare contro il destino avverso.

Alcuni esponenti delle forze dell’ordine si muovono nell’oscurità per vigilare che nessuno disturbi la tranquilla putrefazione del cadavere. Gli ordini del Direttore del Museo sono perentori: “nessuno deve perturbare, vivendo, l’immoto incanto in cui la morte ha imprigionato questa città ed i suoi abitanti”.

Ma ecco che, all’interno di uno dei Caffè più antichi di Piazza San Marco, il Caffè Aurora, in aperta violazione del coprifuoco, qualcosa si muove.

Le vetrine dove di giorno si vendono panini e gelati diventano schermi di proiezione, il piano di lavoro ad uso dei camerieri diventa la consolle di un DJ, nella sala interna, decorata in stile finto-veneziano, un pittore appoggia una tela su un cavalletto ed inizia a ritrarre il volto di una donna dal profilo giovane e antico, dal piano superiore giunge la voce calda di una cantante jazz. Fuori, sotto le procuratie, alcune coppie improvvisano passi di tango, un poeta ubriaco canta alla piazza semideserta alcuni versi deliranti, non curante del divieto assoluto di produrre suoni contemporanei che possano spezzare l’immobilità, inducendo i visitatori a sospettare che il tempo sia passato anche qui. Come si può suonare qualcosa che non sia Vivaldi, per di più con una chitarra elettrica?

Ma oramai il danno è fatto. Alcuni visitatori aprono gli occhi e, increduli, accennano a ballare sulla pietra d’istria resa scivolosa dal guano e dall’acqua alta, concedendosi addirittura un cocktail.

In quel momento sta passando per il salone centrale del Museo Venezia la torva figura dell’ Assessore all’Immobilismo (per rafforzare la sensazione di trovarsi in un città vera, i dirigenti museali fingono di essere veri uomini politici). Assistendo a quello scompiglio l’uomo crede si tratti di una seconda presa del Campanile da parte di folli nostalgici della Serenissima e allerta immantinente i proprietari del Museo, nella Capitale dello Stato Italiano. Per fortuna il Ministro dell’Interno ordina alle teste di cuoio di riporre la tenuta anti-sommossa negli armadietti: “lo Stato può dormire sonni tranquilli, annuncia, Venezia è defunta da due secoli, e non saranno i patetici tentativi di qualche dissidente a rianimarla”.

E così, pur con l’amaro in bocca, la scintilla ribelle dell’Aurora può continuare a brillare ancora un po’ nella gelida, indifferente oscurità della notte veneziana. E noi possiamo continuare a sognare di vedere quel deserto tenebroso che per abitudine o nostalgia ci ostiniamo a chiamare “Piazza San Marco” tornare magicamente a vivere.

Il Caffè Aurora di giorno è parte integrante dell’arrugginito meccanismo spenna-polli che è il Museo Venezia; la sera, però, noi dell’Aurora gli strappiamo di dosso la maschera e il costume settecentesco e soffiamo sulla cipria nel tentativo di rivelare la sua anima ribelle. Anch’esso, come gli altri Caffè della Piazza, fu un tempo luogo di fermento commerciale, artistico, politico.

Oggi che Venezia non ha più un’idea su che tipo di città potrebbe, dovrebbe o vorrebbe essere, noi cerchiamo di contribuire con una proposta vitale che dà in primo luogo spazio alla creatività. Offriamo agli artisti la possibilità di esprimersi in uno spazio deputato ormai solo a grossi eventi episodici. Cerchiamo assieme ai musicisti, ai poeti, ai ballerini, ai videomakers e ai cittadini che condividono il nostro progetto, di ritrovare “la dimensione del quotidiano”, la linfa della vita di qualsiasi piazza di città.

Ogni sera ci prendiamo la libertà di vivere la nostra Piazza, ogni sera esprimiamo, a modo nostro, il desiderio di vivere a Venezia, nonostante coloro che tentano d’imporci di vivere in una foto sbiadita, contro chi vuole imporre agli altri la propria idea di città.

Siamo contro ogni forma di prepotenza, perché crediamo che essa impoverisca l’anima umana e generi decadenza – e opporsi alla decadenza è il minimo che si possa fare per onorare la memoria dei nostri antenati, che hanno voluto, saputo e osato edificare su una palude un monumento sublime alla grandezza dell’Uomo.

Se condividete il nostro progetto venite a trovarci al Caffè Aurora oppure lasciate il vostro pensiero sul muro-blog di questo sito. Basta poco per dare forza ad un’idea.

Lo Staff di AURORA ST

Mappa

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