Ca' Pesaro: Vincenzo Eulisse a ruota libera

Durante questa esposizione l'artista ha avuto uno spazio per parlare liberamente dello stato dell'arte in Italia, in particolare a Venezia, che da sempre è culla di artisti di rilievo (Vedova e Guidi sono solo gli ultimi che ci hanno lasciati), sede della Biannale, tanto ricercata, combattuta, osteggiata.

Le parole dell'artista sono state di accusa contro coloro che dovrebbero sostenere l'arte, ma che invece, non capendone nulla, vengono condotti a scelte del tutto partigiane, facendo partecipare alle varie esposizioni solo coloro che appartengono alle “scuderie” dei vari critici o dei vari mercanti d'arte.

Per questo i giovani artisti non trovano spazi per le loro opere, anche se ambienti comunali, come la Bevilacqua La Masa, per loro statuto, dovrebbero incentivare la crescita degli artisti locali, veneziani in particolare.

Le parole di Eulisse, in certi momenti dure e taglienti, sono state condite da aneddoti e punti di vista del tutto personali, sicuramente condivisibili, che hanno scalfito le corazze dei presenti, fra i quali gli artisti che lavorano nello spazio di Forte Marghera assieme al maestro, critici d'arte, galleristi veneziani e non, appassionati e collezionisti, assieme a numerosi amici e parenti che al “giovane” artista vogliono bene.

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