Chiesa di Santa Lucia
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La Chiesa di Santa Lucia, una semplice facciata fiancheggiata da due campanili, come ben si vede nel quadro di Francesco Guardi qui a fianco riportato, era stata ricostruita a cavallo fra il Cinque ed il Seicento sul luogo di una più antica parrocchia che sin dal 1280 custodiva il corpo della Santa. La chiesa più antica era stata già pesantemente modificata con la costruzione di due sontuose cappelle gentilizie, la prima, terminata nel 1592, voluta dalla famiglia Mocenigo e la seconda costruita negli anni seguenti per volontà di Donato Baglioni, fiorentino, che la dedicò a Santa Lucia. Nel 1612 veniva demolito il resto della chiesa e nel 1617 il patriarca Vendramin poteva consacrare la nuova fabbrica.
Il Monastero di Santa Lucia era stato chiuso da Napoleone nel 1806 che poi, nel 1812, lo aveva concesso alla Beata Maddalena di Canossa che qui fondò la congregazione delle “Figlie della Carità” o Canossiane.
Il Monastero di Santa Lucia era stato chiuso da Napoleone nel 1806 che poi, nel 1812, lo aveva concesso alla Beata Maddalena di Canossa che qui fondò la congregazione delle “Figlie della Carità” o Canossiane.
Insieme alla chiesa ed al monastero spariscono anche i palazzi gentilizi: Lion-Cavazza, Bragadin-Vescovi, e Priuli “dalla Nave” e anche l'altra Chiesa del Corpus Domini che si trovava ancora un po' più verso la girada del Canal Grande.
Categoria: Chiese