Evento:Carmelo Zotti, 50 opere al Correr

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Cultura

Venezia rende omaggio a un suo grande artista, Carmelo Zotti, a un anno dalla sua scomparsa, con una mostra dal 10 gennaio al 15 febbraio, anticipando di alcuni mesi la grande mostra al Chelsea Art Museum di New York. Si tratta di una ‘mostra doppia’: una retrospettiva al Museo Correr e una seconda mostra dedicata ai suoi allievi (Zotti insegnò dal 1967 al 1990 all’Accademia di Venezia) negli spazi dei Magazzini del Sale alle Zattere. Il progetto è promosso dall’Accademia di Belle Arti con il patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Gruppo Euromobil.

E’ un universo intimo di figure, gesti, colloqui, lo spazio racchiuso dalla cinquantina di opere di Carmelo Zotti in mostra al Museo Correr. L’artista triestino di nascita e veneto di adozione, scomparso nel maggio dello scorso anno, ha lasciato in più di mezzo secolo di pittura, un corpus di opere su tela e carta di ingente mole e di complessa, variegata narratività. Dopo la grandi antologiche a Ca’ Pesaro del 1995 e alla Permanente di Milano nel 2007, curate rispettivamente da Enzo Di Martino e da Flaminio Gualdoni e Dino Marangon, e la recente, più circoscritta, intensa, mostra al Museo di Santa Giulia di Brescia, curata da Marco Goldin, al Correr di Venezia si è inteso operare una selezione che approfondisca l’opera pittorica, per lo più mai esposta, del primo trentennio della attività artistica di Carmelo Zotti.

Dagli echi espressionistici nei ritratti dei primi anni Cinquanta, al breve attraversamento dell’astratto verso il volgere degli anni Cinquanta, Zotti approda già agli esordi del Sessanta, dopo il lungo viaggio in Sud America, alla narrazione fitta di geometrie dense di tracce di figurativismo e colore, per giungere negli anni Settanta alla maturazione dei simboli-marchio della sua poetica, forti di campiture di acceso cromatismo. In mostra del successivo ventennio, fino agli esordi del Duemila, una selezione di tele tra le più intime e enigmatiche della sua opera, incentrate sul dialogo/gesto tra figure, ossessione e meraviglia di tutta la vita; nell’ultima sala dell’esposizione, una significativa scelta di carte dalla fine degli anni Settanta al Duemilasei.

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Doppio omaggio a Carmelo Zotti

Dal 10 gennaio al 15 febbraio, sarà ospitata presso il Museo Correr di Venezia la mostra dedicata a Carmelo Zotti, artista triestino, nato nel 1933 e morto lo scorso maggio a Treviso. L’esposizione ricostruisce il suo universo iconografico – fatto di immagini archetipiche, visioni oniriche, divinità che richiamano i miti pagani, sfingi, angeli, elefanti, piramidi e mummie, personaggi come Salomé, Mosé e Lazzaro – celebrando la figura di un maestro dell’arte italiana di fama internazionale, la cui umanità gli procurò un largo seguito tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove tenne la cattedra di pittura dal 1967 al 1990, i quali, in concomitanza con la rassegna, espongono in una collettiva allestita nei Magazzini del Sale. “Zotti & Allievi nell’arte e nella vita” si configura come un grande omaggio: saranno presenti artisti croati, quali Zlatko Kopljar, Zdravko Milić, Miljenka Šepić, Robert Sošić, Mauro Stipanov e Vlado Zrnić, gli sloveni Toni Biloslav, Bojan Bole, Slavko Furlan, Živko I. Marušič e Ljubo Radovac e gli italiani Mirella Brugnerotto, Diana Ferrara, Sergej Glinkov, Pope (Galli), Daniela Rizzetto, Mauro Sambo, Paolo Sandano, Davide Skerlj e Giorgio Valvassori.

Entrambe le esposizioni sono state curate da Brigitte Brand, moglie dell’artista che, a pochi mesi da un’altra grande mostra a lui dedicata, che sarà inaugurata presso il Chelsea Art Museum di New York, ha scelto di soffermarsi su un momento particolare della sua produzione e in parte inedita, riguardante il primo trentennio creativo. Il percorso espositivo è costituito da cinquanta opere, accanto alle quali saranno, comunque, visibili lavori più recenti.

Attivo per oltre mezzo secolo, Zotti ha lasciato una ricca serie di opere su tela e carta, incentrate su diverse tematiche, in particolare in questa sua prima fascia di produzione. Sono rappresentati gli anni legati a una vocazione espressionista, che prendeva vita a Venezia negli anni Cinquanta, quando l’artista frequentava l’Accademia seguendo gli insegnamenti di Bruno Saetti, ma subiva, nello stesso tempo, l’attrazione delle correnti europee, si passa quindi al breve periodo di fascino per l’arte astratta, per arrivare agli anni dei viaggi, in cui le opere si accendono di colori, emozioni e narrazioni, raccontando il Sud America, l’India e le sue continue esplorazioni della realtà. Si prosegue, ancora, sino a sfiorare gli anni Settanta, in cui le opere sono segnate da un forte cromatismo e dominate da simboli e icone. La mostra si articola, infine, attraverso una selezione di opere, fino agli esordi del Duemila, per finire con un corpus di carte realizzate dalla fine degli anni Settanta al 2006.

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Dal: 2009/01/16 al 2009/02/15
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Dove: Museo Correr - San Marco