Il Busto di Medusa - Gian Lorenzo Bernini
Da Venicewiki, il wiki di Venezia
La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali, Sovraintendenza ai Beni Culturali, Musei Capitolini, con l’Azienda speciale Palaexpo, le Scuderie del Quirinale e Zètema Progetto Cultura.
L’opera, tuttora priva di fonti documentarie, era stata datata ai primi anni di pontificato di papa Innocenzo X Pamphilj, tra il 1644 e il 1648. Oggi, in base a nuove ipotesi di lettura, la datazione del Busto di Medusa potrebbe essere lievemente anticipata alla fine degli anni trenta del Seicento.
La scultura è stato oggetto nel 2006 di delicate indagini diagnostiche e di interventi conservativi. Curati da Elena Bianca Di Gioia della direzione dei Musei Capitolini, sono stati realizzati dai restauratori Tuccio Sante Guido e Giuseppe Mantella grazie al sostegno finanziario della Federazione Italiana Tabaccai e di Logista Italia nell’ambito del progetto Fit e Logista Italia per l’Arte e la Cultura.
La mostra veneziana sarà anche occasione per presentare importanti novità nel campo dell’illuminazione museale. Il Busto di Medusa verrà infatti illuminato da un innovativo sistema, ideato da OSRAM e utilizzato per la prima volta nella mostra Giovanni Bellini alle Scuderie del Quirinale di Roma.
Grazie al sistema OSRAM MU.SE, progettato ad hoc dal lighting designer Francesco Iannone, e alla ricerca ART LIGHT LAB, forme e materiali, volumi e proporzioni vengono rivelati all’osservatore grazie all’illuminazione interpretativa. La luce, anche in questo caso, non si limita a rispondere agli aspetti esclusivamente funzionali, ma serve ad interpretare in modo quasi teatrale l’opera d’arte. La luce generata da MU.SE diventa dinamica e, nel suo movimento di assolvenza-dissolvenza, crea un gioco di ombre mutanti che assecondano la narrazione creando emozioni e stati d’animo diversi.
Nelle Metamorfosi Ovidio narra che Medusa, la più bella e mortale delle Gorgoni, aveva il potere di pietrificare chiunque osasse incrociare il suo sguardo. Sorpresa nel sonno, Perseo riuscì a troncarle la testa, guardando l’immagine riflessa nello scudo di bronzo donatogli da Minerva. L’eroe, dopo aver liberato Andromeda e sconfitto Fineo grazie all’intatto potere pietrificante della testa di Medusa, ne fece dono a Minerva, che la pose ad ornamento della sua egida e poi del suo scudo come terribile arma per sconfiggere i nemici della ragione e della sapienza, virtù da lei incarnate. Di qui l’uso antichissimo, ripreso nel Rinascimento, di ornare corazze e scudi da battaglia e da parata con la Testa di Medusa, mostro invincibile che incute terrore, ma anche simbolo della virtù e saggezza di chi impugna le armi contro i vizi e la stoltezza dei nemici.
Gian Lorenzo Bernini, scartando la raffigurazione della testa troncata e sanguinante di Medusa proposta dalla scultura classica, rinascimentale e manierista, scolpisce un vero e proprio busto-ritratto di Medusa, vivente, fermata nel momento transitorio di una singolare “metamorfosi”.
Forse sulla scorta di alcuni noti versi di Giovan Battista Marino ( “… Non so se mi scolpì scarpel mortale, / o specchiando me stessa in chiaro vetro / la propria vista mia mi fece tale”), lo scultore rovescia completamente il mito classico per esaltare le meravigliose qualità mimetiche della scultura: non è la Gorgone ad impietrire con lo sguardo i suoi nemici, ma è Medusa stessa che, cogliendo per fatale errore la sua immagine riflessa, si sta materialmente trasformando in marmo sotto i nostri occhi. Una prova magistrale delle capacità dell’artista di cogliere in scultura il culmine di un momento transitorio e la contraddittoria complessità di uno stato d’animo umano sospeso tra stupore, dolore e angoscia.
Tutti i visitatori della Fondazione Querini Stampalia avranno diritto alla riduzione del biglietto per la visita alla mostra Giovanni Bellini - a cura di Mauro Lucco e Giovanni C. F. Villa - dal 30 settembre 2008 all’11 gennaio 2009 alle Scuderie del Quirinale di Roma e alla riduzione del biglietto unico per le Scuderie del Quirinale e il Palazzo delle Esposizioni. Sarà sufficiente esibire il tagliando di ingresso della Fondazione.
Dal: 2010/10/05 al 2011/01/11 |
Orario: Il museo e le mostre sono aperte da martedì a domenica dalle 10 alle 19. Lunedì chiuso. |
Dove: Fondazione Querini Stampalia |
Categoria: Eventi