La Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone

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Informazioni

Indirizzo Castello 3259a - Fondamenta dei Furlani
Telefono 041 522 8828
Orario Lunedì dalle 13.30 alle 17.30

Da martedì a sabato dalle 9.30 alle 17.30 (con orario continuato) Domenica dalle 9.30 alle 13.30

Giorno di chiusura nessuno

Descrizione della sede della SCUOLA
Fin dai tempi antichi gli scambi commerciali tra veneziani e dalmati, noti con il nome di Schiavoni, furono molto intensi. Relazioni che si consolidarono quando, nel XV secolo, i loro territori passarono sotto il dominio della Repubblica.
La colonia veneziana degli schiavoni si raccolse in corporazione nel 1451, sotto il patronato dei loro protettori dalmati, San Giorgio, San Trifone e San Girolamo, e nei primi decenni del '500 eressero, a loro spese, l'attuale Scuola, arricchendola di numerosi teleri.

Esterno
All'esterno, sulla facciata sopra l'ingresso, si trova il rilievo di San Giorgio che uccide il Drago (1552) di Pietro da Salò,seguace del Sansovino, e, sopra questo, un altro rilievo della Vergine in trono fra i santi Giovanni Battista e Caterina d'Alessandria (metà del XIV secolo) di scultore veneziano.

Interno
La sala terrena, di non ampie dimensioni, mostra un particolare soffitto a travature decorate e dispone, lungo le quattro pareti della sala, dei notevoli dipinti del ciclo di pitture di Vittore Carpaccio:

- Storie dei santi Girolamo, Giorgio, Trifone, 1502-1507, tempere su tavole
- Sant'Agostino nello studio, 1502, 141x210 cm
- San Girolamo e il leone nel convento, 1502, 141x211 cm
- Funerali di san Girolamo, 1502, 141x211 cm
- San Giorgio e il drago, 1502, 141x360 cm
- Trionfo di san Giorgio, 1502, 141x360 cm
- Battesimo dei seleniti, 1507, 141x285 cm
- San Trifone ammansisce il basilisco, 1507, 141x300 cm

Le fonti per queste Storie furono la Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine, il Catalogus Sanctorum di Pietro de Natalibus e il Jeronimo vita et transitus, stampato a Venezia nel 1485.


A questi sette teleri vanno aggiunte le due storie evangeliche che non fanno propriamente parte del ciclo:

- Orazione nell'orto del Getsemani, 1502, 141x107 cm
- Vocazione di san Matteo, 1502, 141x115 cm

In queste opere Vittore Carpaccio maturò il suo linguaggio con una maggiore sicurezza, che lo portò a dipingere composizioni più libere e variate, con un uso del colore denso e calcolatamente armonico.

La sala al piano superiore, detta dell'Albergo e anch'essa di ridotte dimensioni, è caratterizzata da un soffitto ligneo con decorazioni pittoriche, opera di Bastian de Muran e dalla collocazione lungo le pareti di varie tele di scuola palmesca. Presenta un altare con i Santi protettori della Scuola e ai suoi lati due tavole dorate: San Girolamo e San Trifone (XV secolo).

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Mappa

MAP 45.4362, 12.34595