Leggere il Futuro. Un Viaggio nei libri tra sacro e profano

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Con lo scopo di valorizzare e far conoscere il prezioso patrimonio conservato presso l’Isola di San Giorgio Maggiore, lo staff del Coordinamento Biblioteche della Fondazione Giorgio Cini ha ideato e realizzato una piccola esposizione con alcuni degli esemplari più significativi delle preziose raccolte antiche, creando un percorso tematico dedicato al concetto di tempo.
La mostra è stata pensata e organizzata in bacheche tematicamente omogenee: nella prima bacheca, la misurazione scientifica del tempo; nella seconda, i pronostici; nella terza, le profezie e i libri di ventura; nella quarta, la medicina e le ricette per il buon vivere; nella quinta, l’arte del ben morire; nella sesta: il ritorno all’Assoluto.
Il tempo, inteso come la dimensione nella quale si verificano gli eventi, ha la necessità di essere misurato per poter concepire e determinare il passato, il presente e il futuro.
Dopo alcuni esempi di studio e calcolo scientifico per il rilevamento temporale, la mostra prosegue documentando un aspetto rilevante della cultura del Rinascimento: la convinzione di poter guardare il futuro per poter affrontare profeticamente gli avvenimenti che in quegli anni risultavano essere particolarmente tumultuosi (guerre, epidemie, eventi nefasti attribuiti a castighi divini…).
Vengono a tal proposito esposti alcuni splendidi esempi dei più famosi libri di ventura, di profezia e di chiromanzia.
Il senso della morte era sicuramente un tema molto sentito fin dal Medioevo. Con l’introduzione e lo sviluppo della stampa a caratteri mobili, si diffondono anche studi, manuali, dissertazioni di carattere tecnico-scientifico, tra i quali non mancano quelli di medicina; la trattatistica, poi, viene affiancata da libri di ricette per il ben vivere alla luce del ben morire. Con gli ordini religiosi mendicanti si divulga il messaggio del memento mori e, per raggiungere anche le classi meno acculturate, si affiancano alle prediche dei monaci le immagini crude degli scheletri muniti di falce, accanto al letto del morente.
Il momento della morte coinvolge l’uomo materiale che lo teme e lo fugge; l’uomo spirituale, invece, attende quell’istante come occasione per il ritorno all’Assoluto.
Il famoso testo dell’Imitazione di Cristo è l’opera religiosa maggiormente diffusa dopo la Bibbia e, insieme al Fiore di Virtù, indica la via che un buon cristiano deve seguire per raggiungere la perfezione dell’anima finalizzata al personale e intimo ricongiungimento con l’Assoluto.
Proseguendo lungo la scala delle virtù si viene sfiorati dalla meraviglia della beatitudine e il Paradiso riconsegna la pace sospirata.



Organizzazione evento
www.cini.it


Dal: 2013/01/01 al 2013/02/13
Orario: Da lunedì a venerdì: 9.00 – 16.30 Sabato e domenica: 10.00 – 16.00* *Durante il sabato e la domenica l’accesso alla Fondazione è consentito solo tramite le visite guidate.
Dove: Fondazione Giorgio Cini - San Giorgio Maggiore