Lo Spritz a Venezia
Da Venicewiki, il wiki di Venezia
Si pensa che il nome derivi dal tedesco spritzen, spruzzare, perchè durante l'occupazione austriaca (complessivamente dal 1798 al 1805 e, dopo la morte di Napoleone, dal 1815 al 1866) i militari d'oltralpe non erano abituati al vino italiano, forte e deciso, e preferivano allungarlo con un po' d'acqua, meglio quella frizzante del selz.
Lo Spritz, come lo beviamo oggi, nasce nei primi anni del '900, dopo la presentazione alla fiera di Padova dell'Aperol, con il quale si preparavano i primi aperitivi.
La ricetta classica prevede 1/3 di vino, 1/3 di amaro e quindi 1/3 d'acqua frizzante. Se ogni regione ha il proprio vino base, (il bianco delle Grave per il Friuli, il Prosecco per il Veneto, il Franciacorta in Lombardia) la composizione poco di distacca dalla ricetta classica.
La scelta di un amaro piuttosto che un altro, Aperol, Bitter, Cinar, o il venezianissimo Select, dipende dai gusti personali, rispettivamente, più dolce nel primo caso, decisamente più maschile nel secondo, molto femminile il terzo, veneziano e colorato il quarto.
I veneziani, grandi viaggiatori, hanno portato con loro la voglia di bere lo Spritz anche quando sono fuori casa. In questo modo in tutte le località turistiche toccate dai veneziani, sono in rado di servire un ottimo spritz, al solo nominarlo.
Recentemente anche le case produttrici di amari adatti a preparare il nostro aperitivo preferito si sono sbizzarrite a produrre campagne pubblicitarie particolareggiate sullo spritz, tanto che è diventata una moda nazionale berlo in compagnia, prima di scendere nella sala da ballo.
Categoria: Cose veneziane