Mastelli del "Cammello"
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Informazioni
Indirizzo | Cannaregio, 3381, Campo dei Mori |
Stile architett. | Gotico |
Detto "del cammello", per il rilievo posto sulla facciata, è questo uno dei palazzi di maggior fascino a Venezia. Si tramanda che fosse anticamente appartenuto a tre fratelli mercanti, giunti dalla Morea a Venezia nel 1112 : Rioba, Sandi e Afani, che poi adottarono il cognome Mastelli. Tradizionalmente vengono identificati nelle quattro figure marmoree in Campo dei Mori. In questa zona la famiglia Mastelli possedeva altre proprietà ma questo palazzo è l'unico rimasto in buone condizioni. Il prospetto sul rio è il risultato di molte contaminazioni intervenute dopo la sua originaria costruzione che deve essere datata nel corso del dodicesimo secolo: il piano superiore conserva forme gotiche mature nel finestrato e nel balcone d'angolo; si notano anche frammenti di fregi e patere bizantine (sec. XIII°); la trifora del primo piano non è gotica ed il balcone è rinascimentale; il cornicione alla base del palazzo, in pietra d'Istria e broccatello rosa di Verona, è ornato da rilievi a fogliami e fiori di tipo bizantino; una parte di un'ara romana fa da colonna nella finestra d'angolo del primo piano, con archi non più gotici ma a tutto sesto, che l'anziana signora della casa accanto ingentilisce ornandola con piante di basilico, ortensia e gardenia.
Forse ciò che rende questo palazzo particolarmente orientale è una piccola fontanella in stile arabo, posta alla base nella parte destra della facciata, che, fino a qualche anno fa, era funzionante. Se ne servivano i gondolieri per dissetarsi ed altri che con la barca passava su quel rio.Il nome Mastelli di questa famiglia levantina potrebbe forse derivare da una colorita immagine della loro ricchezza: dai "mastelli", cioè i catini, colmi di monete d'oro e d'argento che questi possedevano. Ma probabilmente questa è solo fantasia e chiacchera di popolo. Nel 1202 la famiglia Mastelli partecipò alla Quarta Crociata voluta e condotta dal doge Enrico Dandolo. Successivamente aprirono un fondaco dove commerciavano spezie "All'Insegna del Cammello", in seguito trasferirono la sede e gli affari nell'entroterra veneto dove si estinsero nel 1620, quando morì l'ultimo discendente, un certo Antonio Mastelli.
Bibliografia: G.Lorenzetti- Venezia e il suo estuario(pag.403)- Ed.LINT-1974; TCI - Venezia – Guida Rossa (pag.503); M.Brusegan - I Palazzi di Venezia(pag.233) - Newton Compton Ed. 2007; G.Fuga L.Vianello – Corto Sconto(pag.85)–Lizard Ed. 1998; G.Bellavitis - Itinerari per Venezia(pag.344) - Guide de L’Espresso -1980; J.Fasolo - Un’altra Venezia(pag.139) - Arsenale Editrice - 2000;
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Categoria: Palazzi