Opinione:Consorzio Polizia Locale. CUI PRODEST?

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Non giova certo a Venezia città portare i propri vigili in un contesto più ampio che anzi comporta una maggior vastità nel già vasto territorio del Comune di Venezia che va da Pellestrina a Trivignano, da Malcontenta a Tessera e Dese.

Non giova alla cittadinanza che avrà ancor meno la possibilità di incrociare un vigile disposto a darle una risposta, ad indicarle una strada, ad indirizzarla al giusto ufficio pubblico per il suo determinato problema. E’ molto più probabile che fiocchino le contravvenzioni perché l’istituto del Consorzio possa mantenersi.

Non giova alle casse del Comune di Venezia che comunque dovrà pagare i vigili che continueranno ad essere nel territorio e che, se non saranno più dipendenti diretti, avranno un costo maggiore ed il Sindaco dovrà chiedere che il consorzio faccia alcuni servizi, magari con l’aggiunta dell’IVA.

In più c’è da costituire l’ente Consorzio per cui ci sono i fondi della Regione del Veneto, ma solo per la costituzione! Bisogna trovargli una sede, istituire degli uffici già presenti nei vari corpi di Polizia Locale, probabilmente creando dei doppioni. Risultato meno vigili in strada!

Potrebbe invece giovare a chi il Consorzio dovrebbe guidarlo, cioè all’attuale vice-sindaco ed al comandante, ai futuri componenti il consiglio di amministrazione, a tutti coloro ai quali i politici hanno promesso un avanzamento di carriera.

Dove si trova quindi il vantaggio per la città ed il Comune di Venezia ad aderire al Consorzio delle Polizie Locali? <Rating> Dai un voto... 1 - Scarso 2 - Sufficiente 3 - Medio 4 - Buono 5 - Ottimo </Rating>