San Giorgio in Alga

Da Venicewiki, il wiki di Venezia

L'isola di San Giorgio in Alga si trova circa nell'ideale prolungamento della Giudecca, dopo Saccafisola e Sacca Sessola, in direzione della terraferma veneziana.
Il nome fa riferimento alla grande proliferazione di alghe dovuta dalla mescolanza delle acque dolci della Brenta con le salmastre della Laguna, prima della deviazione trecentesca del fiume. Deviazione voluta dalla Serenissima perchè i sedimenti portati dal fiume interravano progressivamente quel tratto di Laguna, che avrebbe potuto fornire una facile via di accesso per un attacco a Venezia ad eventuali nemici.
Sull'isola esistevano alcune costruzioni fin dal 1400 legate a Lorenzo Giustiniani, grande estimatore di opere d'arte, che vantava un preziosa biblioteca e varie opere di Paolo Veronese, di Giovanni Bellini e del Vivarini.
L'isola, abbandonata da anni, torna ciclicamente alla ribalta per lo stato di abbandono nel quale si trova, e per l'inciviltà di alcuni che depositano rifiuti su quel terreno anticamente coperto di lustro, ora solo di immondizie.