Tessera, Paese

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Tessera e la sua Storia

Il nome di Tessera [1] rimanda ad un etimo incerto, epperò riconducibile alle caratteristiche del luogo ove ebbe origine, ovvero alle pratiche lavorative umane: per alcuni esso deriverebbe infatti da taxus, in esplicito riferimento alla vegetazione della zona; per altri, da texaria, tessera, elemento costituente i mosaici. Sul luogo ove oggi si sviluppa l'abitato di Tessera le antiche carte documentano l'esistenza dei due toponimi distinti, texaria, di cui abbiamo già detto, e terzo, ossia ad tertium lapidum, stazione di rifornimento e sosta che si trovava a tre miglia dalla città di Altino.
Come tutte le terre di confine con la laguna, Tessera e Terzo vissero e sopportarono la commistione tra elemento terrestre, distinto dalla presenza di fitti boschi, e elemento acqueo, distinto dalla presenza di aree paludose e acquitrini, propaggini delle barene e delle velme situate a est, materia terracquea che genera la laguna e le sue acque.
Il nucleo abitato si sviluppò inizialmente attorno alle pievi di S. Maria, sede parrocchiale, oggi scomparsa, e di S. Elena. Accanto a quest'ultima si insediò dal 1130 il monastero benedettino che, nei quaderni delle decime degli anni 1297-1330, viene citato come sede di uno degli ospitali dell'Arcipretato di Mestre, per il ricovero di viandanti e pellegrini.
La torre campanaria, eretta nel secolo XII, accompagnò alle funzioni liturgiche l'essenziale opera di sentinella del territorio e della sua comunità, insieme al sistema di presidi che doveva caratterizzare tutta la terraferma veneziana, con la vicina torre di Dese. A pianta circolare, alta ca. 24 metri, provvista di bifore alla sommità, la torre testimonia, con il più celebre campanile di Caorle, dell'influenza che la cultura ravennate-bizantina esercitò su questi territori.
La funzione strategica di questi territori, che costituivano momento di cerniera tra l'immediato entroterra veneziano e le più ampie campagne della pianura padana fu riaffermata fino ai secoli XIX e XX, quando furono costruiti il forte Rossarol e la polveriera Bazzera sull'orlo della conterminazione; tali strutture appartenevano alla cintura del campo trincerato di Mestre, sistema di fortificazioni che avrebbero dovuto costituire la difesa terrestre di Venezia.
Negli anni il centro dell'abitato si spostò progressivamente verso l'antica Terzo. Alla realizzazione dei nuovi insediamenti residenziali contribuì la costruzione, tra il 1958 e il 1962, delle piste e delle infrastrutture dell'aeroporto Marco Polo, all'interno del margine lagunare, sulle acque della palude del monte, che aveva ospitato anticamente un passo, ossia un punto di transito delle merci che dalle località di terraferma venivano trasferite a Venezia per assicurarne il rifornimento.
Tessera conta oggi ca. 2000 abitanti; essa appartiene al Comune di Venezia e al Quartiere n° 8 di Favaro Veneto.

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