Scala dei Giganti
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La Scala dei Giganti è stata voluto dal Maggior Consiglio nel 1485, per costruire un luogo sontuoso nel quale incoronare i patrizi che salivano al soglio dogale, ricevendo la zoia il Corno Ducale, il cappello che il Doge doveva portare nelle manifestazioni di stato ed in quelle religiose. Egli doveva porsi sul piano in cima alla scala e promettere fedeltà alla Repubblica nelle mani del capo del Consiglio dei X, la più alta carica di Venezia dopo il Doge.
Per solennizzare questo luogo vennero poste, in cima alla scalinata, ai lati del pianerottolo dal quale si accede alle logge del primo piano, due enormi statue, allo stesso modo dei giganti di fronte a Palazzo Vecchio a Firenze, commissionate a Jacopo Sansovino nelle quali l’artista raffigura Marte, dio della guerra a sinistra di chi guarda da sotto la scala, e Nettuno, dio del mare, a destra, significativi per la natura della Repubblica che di fronte a chi si opponeva alla sua forza si trasformava in una macchina da guerra potentissima, nel mare, il primo vero alleato di Venezia.
Per solennizzare questo luogo vennero poste, in cima alla scalinata, ai lati del pianerottolo dal quale si accede alle logge del primo piano, due enormi statue, allo stesso modo dei giganti di fronte a Palazzo Vecchio a Firenze, commissionate a Jacopo Sansovino nelle quali l’artista raffigura Marte, dio della guerra a sinistra di chi guarda da sotto la scala, e Nettuno, dio del mare, a destra, significativi per la natura della Repubblica che di fronte a chi si opponeva alla sua forza si trasformava in una macchina da guerra potentissima, nel mare, il primo vero alleato di Venezia.