Strada Nova

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La Strada Nova è quella grande, nel contesto veneziano, arteria che congiunge la Ferrovia con la prossimità del Ponte di Rialto. E' stata realizzata tra il 1857 ed il 1867 dopo che venne costruito il Ponte ferroviario da parte del regime austriaco.

Con l'arrivo della Ferrovia a Venezia, e precisamente a Cannaregio, in un luogo fino a quel momento marginale della città ed alla vita pubblica, per il quale si è dovuto abbattere, con grande miopia nelle scelte di allora, la Chiesa di Santa Lucia ed l'attiguo convento di suore, e numerose abitazioni private, per la modificata circolazione delle persone in città, si è dovuto cambiare anche parte della viabilità pedonale, per facilitare il percorso fino a Rialto e quindi verso San Marco.
Da Campo alla Maddalena fino a dopo Campo Santi Apostoli, compreso Campiello Dolfin ai piedi del Ponte dei Zogatoli, nel 1867 venne deliberato l'abbattimento di numerose abitazioni per costruire una strada diretta, anzi diritta, ed anche molto ampia per consentire un afflusso costante e facilitato ai nuovi visitatori che arrivavano a Venezia con la ferrovia. Dove si trovavano solo calli strette che portavano al Canal Grande è stata costruita una strada, parallela al canale, quindi perpendicolare alle vecchie strette calli.
La denominazione attribuita alla nuova strada è stata Via Vittorio Emanuele, ma la popolazione veneziana l'ha sempre chiamata Strada Nova, tanto che a fianco dell'insegna con la prima denominazione ne è stata immediatamente posta una con la seconda, la denominazione popolare.

Oggi non è facile rendersi conto delle sostanziali modifiche che vennero attuate, ma è sufficiente prendere copia del Catasto Napoleonico e compararlo ad una pianta attuale della città per verificare personalmente quante case siano effettivamente state abbattute.
I veneziani o chiunque conosca le zone di cui si parla, confrontando le due piante, vede chiaramente che il Ponte dei Zogatoli terminava girando a destra in un porticato, segnato in arancio, che portava in una calle stretta in direzione Salizada San Canciano, quindi per andare verso Campo Santi Apostoli bisognava aggirare l'intero fabbricato in una calle Dolfin molto stretta, senza slarghi come l'attuale Campiello Dolfin, per proseguire al Sotoportego Falier che conduce al Ponte dei Santi Apostoli.

Questo è solo uno delle numerose modifiche che ha cambiato la fisionomia di Venezia a causa, o per (poco) merito, dell'arrivo della ferrovia nella città lagunare.