Acqua Alta del 01.11.2012
Da Venicewiki, il wiki di Venezia
Quando alle 19,30 le sirene hanno iniziato a suonare, con il nuovo motivo in crescita a seconda del livello di pericolo, molti veneziani hanno avuto un attimo di allerta personale, anche se ognuno era già a conoscenza della crescita abnorme che la marea avrebbe avuto durante la notte.
I negozianti hanno avuto il tempo di alzare, sopra il livello stimato, tutto il materiale che altrimenti sarebbe andato inevitabilmente perso, ma alcuni hanno preferito trascorrere la notte in negozio per valutare sul posto se le previsioni del Centro Maree del Comune sarebbero state rispettate. Previsione centrata in pieno e marea ferma alla ragguardevole altezza di mt. 1,43.
Una parte molto ampia della città è stata sommersa. Anche le passerelle poste dal Comune di Venezia poco hanno potuto fare di fronte ad una altezza del genere, che avrebbero iniziato a galleggiare, facendo mancare sotto i passi dei viandanti che sarebbero stati in pericolo di caduta.
Solo in tarda mattinata, quando la marea stava scendendo, sono stati posti i passaggi sui quali si poteva transitare senza bagnarsi.
Si sono trovati a loro agio solo i turisti che si sono molto divertiti a sguazzare nell'acqua, spesso anche senza stivali di gomma o addirittura senza scarpe, sfidando i gabbiani che invece sull'acqua si trovano molto bene.
Qualche altro non ha voluto mancare a questo appuntamento che aspettava da tempo e, avvisato da un amico dell'evento, è subito partito dalle vicine montagne venete munito di macchina da presa, senza perder tempo a comperare stivali, ma solo con i sandali con i quali è arrivato, ha iniziato a riprendere lo spettacolo che lo circondava. Avvicinato ha affermato che l'acqua non era particolarmente fredda e che quindi avrebbe potuto rimanere ancora per qualche tempo a guardarsi intorno e godere della passeggiata tanto aspettata.
Di sicuro non si scorderanno della vacanza tanto sognata, nella città degli innamorati per poter girare e confondersi tra la gente, coloro che, arrivati in prossimità dell'albergo, hanno dovuto caricarsi la valigia in testa per poter arrivare al caldo rifugio, sperando che gli stivali di plastica reggano.
Non tutti sono stati asciutti dentro questi sacchetti con la suola, anzi qualcuno ha dovuto fermarsi e svuotare l'acqua che aveva già riempito lo stivale e bagnato quanto si trovava dentro, scena che si è ripetuta più e più volte.