Gatti Casazza

La casa è di origine gotica, si vedano le finestre trilobate che guardano sul Campo San Marcuola; formava con la casa gotica adiacente un unico complesso edilizio. Dal sedicesimo secolo in poi ha subito una serie di ristrutturazioni, alcune molto pesanti, comprendenti anche, nell'Ottocento, l'aggiunta di un piano con terrazza.
All'inizio del Novecento ne diviene proprieterio Giuseppe Gatti Casazza, ingegnere, appassionato fotografo che si era dedicato alla progettazione di alberghi, padiglioni di fiere, esposizioni. Ma la sua passione era il Settecento, in particolare quello veneziano; per questo raccolse in questa casa una collezione enorme e ricchissima di oggetti di ogni tipo. Quadri, maschere, porcellane, vetri, orologi, mobili e arredi di vario genere, argenti, gioielli, calici, tazzine, poltrone, stampe, statue e tanto altro. Quando si trovava a Venezia amava stare in mezzo ai suoi oggetti, amava toccarli, usarli, condividerli con gli amici per farli "vivere" e soddisfare in qualche modo la fascinazione verso quel secolo per lui magico. Alla sua morte nel 1947, per disposizione testamentaria, la collezione si è sparsa in vari luoghi: al museo di Cà Rezzonico, alla Biblioteca e ai Musei di arte antica di Ferrara. La casa fu venduta.