Museo del Vetro (Murano)

Il Palazzo Giustinian dal 1861 ospita il Museo d'Arte Vetraria. Questo museo è rinomato internazionalmente perché nelle sue sale viene esposta una stupenda collezione di vetri, da quelli archeologici del II secolo a.C. alla famosa Coppa Barovier del XV secolo, alle più recenti creazioni dell'arte vetraria, vanto delle capacità espressive e esecutive dei maestri vetrai di Murano.

Il Palazzo venne costruito su disegno di Antonio Gaspari a partire dal 1680.

Lo volle il vescovo di Torcello Marco Giustinian, che qui trasferì la sede vescovile, a causa della malaria che imperversava a Torcello, eleggendo nel contempo a Cattedrale la vicina Basilica dei Santi Maria e Donato.
La diocesi di Torcello venne soppressa nel 1818 e Murano passò sotto la giurisdizione di Venezia. Nel 1840 quello che era stato il Palazzo Vescovile divenne la sede del Comune di Murano.
 

Nel cortile interno era posta una delle più belle vere da pozzo giunta ai nostri giorni. Essa però è attualmente collocata nel cortile interno del Fontego dei Turchi ed una associazione muranese preme che questa ritorni al più presto nella sua sede originaria.

Uno dei pezzi importanti della produzione vetraria muranese esposto nel museo vetrario è senz’altro la Coppa Barovier. E’ in vetro azzurro scuro, decorato a smalto ed oro, è stato eseguito tra il 1470 ed il 1480. Era forse il dono di nozze per i due personaggi raffigurati nei medaglioni, inoltre vi sono raffigurate due scene: la cavalcata ed il bagno alla fontana dell’amore e della giovinezza. Una coppa di tale foggia e così ben conservata, anche se parte dell'oro e alcune decorazioni a smalto si sono con il tempo deteriorate, è così importante che ancora oggi viene prodotto nella stessa maniera in cui è stato fatto l'originale più di 500 anni fa, per poter abbellire la case di veneziani e appassionati dell'arte vetraria.

Ovviamente all'interno trovano posto, assieme ai vetri fenici e romani, ai primi vetri di produzione muranese, databili intorno all'anno mille, gli oggetti di produzione attuale che hanno fatto del Vetro di Murano uno dei più bei biglietti da visita di Venezia.

Le paste colorate, le lavorazioni a zanfirico, l'invenzione dell'avventurina, le murrine (vedi il Glossario del vetro) sono state invidiate e copiate in tutto il mondo, tanto che ancora oggi alcuni segreti per la produzione di particolari oggetti vengono gelosamente custoditi dai maestri muranesi.
I recenti restauri delle sale e degli spazi antistanti hanno permesso un allargamento dello spazio espositivo e una migliore fruizione e comprensione della produzione vetraria muranese nei secoli.