Opinione:25 Aprile: San Marco, una Rosa, un Libro.

Da Venicewiki, il wiki di Venezia

Venezia città di cultura, di tradizione, di valorizzazione delle proprie credenze, con un pensiero sempre al glorioso passato, ma ben salda nel presente, condizioni che diventano le basi per un futuro di grande attività culturale per dimostrare il carattere dei propri cittadini che in qualsiasi occasione cercano di evidenziare quanto la città sia viva e piena di interessi.


Una delle feste veneziane ancora molto sentita non solo dagli abitanti della città lagunare, ma anche da tutto l'entroterra veneziano, è la festa del Patrono della città, San Marco, che si festeggia il 25 aprile, con il tradizionale Bocolo di San Marco. In questo giorno la tradizione vuole che ogni uomo regali alla propria amata un bocciolo di rosa, simbolo del proprio amore e riconoscimento del ruolo femminile nella coppia.

La tradizione si basa su racconti popolari le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Nel caso più popolare e tramandato come la vera storia del Bocolo, si racconta dell'amore impossibile tra un povero servitore ed una ragazza di nobili origini che non si sarebbero potuti sposare per la differenza di casta dei due innomorati. Così il ragazzo decide di partire per il fronte nel quale avrebbe combattuto con onore e si sarebbe fregiato di onorificenze che l'avrebbero posto nelle condizioni di essere nominato cavaliere della Repubblica e quindi quasi nobile, così da superare la barriera che si frapponeva tra i due amanti al coronamento del proprio sogno d'amore.

Ma in battaglia viene ferito a morte ed affida al suo compagno di ventura una rosa che, macchiata del suo sangue, diventa rossa e, una volta recapitata alla giovane, diventa per tutti il simbolo del suo amore.

Molto simile al racconto veneziano è la tradizione catalana di San Jorge, che si festeggia a Barcellona il 23 aprile, dove alcune varianti sono particolarmente interessanti.

La particolarità sta nel fatto che viene celebrata, per le strade, comprando, dagli innumerevoli banchetti, un libro e una rosa.
Infatti quando san Giorgio, uccise il dragone, appena in tempo per impedirgli di divorare la principessa, dalla ferita mortale sgorgò una meravigliosa rosa rossa, che il cavaliere regalò alla principessa in segno del suo amore.

Ricordando questo gesto, ogni anno gli uomini regalano alla propria donna questo fiore. In cambio le donne donano agli uomini un libro. Il motivo in questo caso è legato ad un fatto reale. Il 23 Aprile 1616 è il giorno in cui sono morti due grandi scrittori: William Shakespeare e Miguel de Cervantes (Don Quixote). Si celebra la giornata del libro e quindi il piacere della lettura.(Tratto da http://tre-chiavi-inglesi-in-dubbio.blogspot.com/2007/04/san-giorgio-barcellona.html)


Rifacendoci quindi anche alla tradizione catalana, sarebbe interessante poter espandere la giornata mondiale del libro anche a Venezia, facendo in modo che alla rosa, che viene tradizionalmente donata il 25 aprile, venga legato un libro. Si verrebbe a ricordare anche la ricorrenza della morte di Torquato Tasso e di Emilio Salgari.
Si pensava, nell'occasione, che potesse essere il romanzo di un giovane brillante scrittore veneziano che racconta la storia della rosa, dell'amore ad essa legata, di due giovani divisi dalla distinzione di classe, la storia classica, rivista in chiave moderna, ma senza dimenticare lo spirito che avvolge tale iniziativa.

Il libro entrerebbe in quasi tutte le case dei veneziani e in quelle dei moltissimi curiosi che verrebbero coinvolti nella manifestazione.

Nel caso in cui tale iniziativa riscontrasse l'apprezzamento del pubblico, potrebbe diventare una ricorrenza da ripetere con tanto di mercatino dei libri, magari portando le bancherelle in maniera itinerante, cambiando cioè di anno in anno il campo nel quale la manifestazione si svolgerebbe, diffondendo nel territorio della città lo spirito che la giornata del libro richiede.

Potrebbe essere interessante pure coinvolgere gli studenti delle scuole, da verificare se medie o medie-superiori, che potrebbero partecipare ad un concorso letterario per istituti, riservato ad una specifica fascia d'età, dove tutti gli alunni che volessero partecipare, potrebbero scrivere un testo su un particolare argomento, che verrebbe letto dai ragazzi, commentato in classe e votato dagli stessi studenti, se dello stesso istituto, tanto da presentare un unico libro per istituto che parteciperebbe al Concorso di San Marco, con tanto di giuria e premiazione. Il tutto per favorire la lettura dei libri, cosa assai carente nei giovani d'oggi, anche se gli esempi degli adulti sono comunque molto modesti.

Porterebbe un vento nuovo nel panorama scolastico veneziano, cercando di far apprezzare i libri ai ragazzi che, in questo, caso sarebbero coinvolti direttamente con i loro lavori. Le votazioni potrebbero avvenire sul web, nel sito promotore dell'iniziativa, cioè Venicewiki.org, con la classifica aggiornata ed un premio speciale per il vincitore del web.







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