Marmi, Patare, Mascaroni

Da Venicewiki, il wiki di Venezia

I marmi che si possono trovare ovunque a Venezia provengono dal località che erano sotto il dominio della Serenissima. Fanno parte dei numerosi esempi di Scultura Esterna, o Scultura Erratica, che abbiamo fotografato ed elencato per Sestiere, rendendoli fruibili e rintracciabili a chiunque voglia seguirli, con indicato il numero anagrafico di riferimento ed una foto per ognuno.


La Pietra d'Istria, un calcare compatto con poche intrusioni, ben si presta ai numerevoli usi nelle costruzioni veneziane: colonne e stipiti, balaustre e cordonate, capitelli e chiavi di volta, ma soprattutto per le Fondazioni degli edifici veneziani;
Il Rosso di Verona proveniente dalla vicina provincia veneta;
La Pietra tenera di Vicenza, usata per la costruzione di scalini;
Il Marmo Proconnesiaco, estratto dalle cave dell'isola del Proconneso nel Mar di Marmara, ma proveniente come bottino di guerra dalle costruzioni romane, con il quale si sono eseguite colonne, capitelli, ma anche le famose Patere che ornano tutta la città.

Molti sono gli angoli di Venezia che vengono scorti solo se un buon motivo ci obbliga a far caso a questo o quel particolare che fino a quel momento non avevamo ancora visto, ma era lì, proprio lì davanti ai nostri occhi da sempre pronto a far capolino non appena ci fossimo accorti di lui. Nelle pagine relative alla Scultura Esterna - San Marco sono presenti le sculture erratiche relative ad una parte del Sestiere di San Marco.


Alcune lapidi in marmo, pietre tombali romane, hanno trovato, con il tempo, collocazioni diverse da quelle per le quali erano state scolpite, e sono state collocate all’interno delle costruzioni tipiche veneziane e sono entrate a far parte a pieno titolo dei vari palazzi che si ornano di tali preziose strutture lapidee. Una di queste si trova all’angolo di Calle Bembo con la riva del carbon un grosso blocco di pietra Aurisina delle misure di circa cm.150 di altezza per cm. 60 di larghezza con scolpita una croce cristiana.

Un’altra lapide con iscrizioni latine si trova invece a Castello dopo la Calle del Paradiso verso il Campo Santa Maria Formosa all’angolo del fabbricato che si trova dopo il ponte suddetto. Questa era una lapide di sepoltura di una coppia di antichi romani che abitavano nelle isole.


Mascheroni alle Guglie
Mascheroni alle Guglie - VeniceWiki
All’interno di Palazzo Ducale, entrando dalla Porta del Frumento, sui muri che ci accompagnano verso il Cortile di Palazzo, alcune targhe ci ricordano che dei pubblici dipendenti che approfittavano della loro carica per avere un guadagno illecito frodando le casse dello Stato. Una volta scoperti però gli venivano tagliate le mani, poi messi alla berlina ed al pubblico disprezzo prima di venir passati dal boia.


Vicino all'altra porta del Palazzo Ducale, la Porta della Carta, si trovano numerose opere scultoree, la più famosa è il gruppo, in porfido rosso, dei Tetrarchi, portato a Venezia da Costantinopoli dopo la IV Crociata nel 1204, per fare di Venezia la Nuova Bisanzio, una vera e propria esposizione di trofei imperiali, esposti soprattutto sulla facciata verso la Piazzetta San Marco. Queste opere costituiscono un complesso di sculture di eccezionale importanza per comprendere la qualità ed il significato di tutto lo sviluppo dell'arte bizantina a partire dal IV secolo, cioè prima ancora della nascita dello Stato Veneto.

 

Mascheron campanile San Bortolo
Mascheron campanile San Bortolo - VeniceWiki
Poi scritture su marmo si trovano in tutta la città, come quella che si trova in fondamenta dei mendicanti sul fianco della Scuola Grande di San Marco, per indicare che il luogo è particolarmente pregiato per cui non si devono infiggere punte o scalpelli nella fondamenta, depositare immondizie o far rumori molesti, o per far conoscere un ordine dato dalla signoria per sconfiggere un particolare problema che in quel periodo era diventato particolarmente urgente.


Sono stati inseriti, divisi per sestieri, tutti gli elementi della Scultura Erratica che si possono trovare in tutta Venezia.

Scultura Esterna - San Marco
Scultura Esterna - San Marco 2
Scultura Esterna - Castello
Scultura Esterna - Castello 2

Scultura Esterna - Cannaregio

Scultura Esterna - Cannaregio 2
Scultura Esterna - Dorsoduro
Scultura Esterna - Dorsoduro 2
Scultura Esterna - Santa Croce
Scultura Esterna - Santa Croce 2
Scultura Esterna - San Polo
Scultura Esterna - San Polo 2


Uno di questi è in particolare il Bando del Pane che si trova tra il sotoportego del vagon e quello di ca’ Falier ai Santi Apostoli sul quale vengono enunciati i posti nei quali non era possibile fare commercio di pane se non dopo aver pagato i dovuti dazi allo stato ed all’Arte dei Pistori, i panettieri, e nel quale vengono riportate le pene sia pecuniarie che di detenzione, tutto sotto l’egida del Leone di San Marco in Moeca simbolo di Venezia.


                                             Riportiamo qui sotto per intero l’editto della Repubblica.

              IL SERENISSIMO PRINCIPE FA SAPER ET E D’ORDINE

                     DELL’ILLUSTRISSIMO ET ECCELLENTISSIMO
                           SIGNOR INQUISITOR SOPRA DATII

         CHE ALCUNO COSI HUOMO COMME DONNA NON ARDISCA
         DI FABRICAR O DI FAR FABRICAR VENDER O FAR VENDER
         PANE DI FARINA DI FORMENTO IN QUAL SI SIA LUOGO
         DELLA CITTA’ COSì FORESTO COME CASALINO NELLE
         CASERE IN BARCHE NE PER LE STRADE ALLA PORTA DI
         GHETO RIVA DELL’OGLIO SANTI APOSTOLI NE IN ALTRI
         LUOGHI DELLA CITTA’ IN PENA DI CORDA PREGGIONI E
         DE DUCATI VENTICINQUE PER CADAUNO OGNI VOLTA
         CHE CONTRAFACESSEREO LA METTA DE QUALI SU DE
         MINISTRI CHE FACESSERO LE RETENTIONI DEGLI REI
         OLTRE LA META’ DEL PANE E DUCATI CINQUE DALL’ARTE
         DE PISTORI NE POSSINO USCIR DE PRIGGIONE LI RE-
         TENTI SE NON HAVERANNO UNA FEDE DAL GASTALDO
         SUDETTO CHE SU STATA REINTEGRATA L’ARTE DELLI
         DUCATI CINQUE E SBORSATI E SE SI TROVASSERO
         TRASGRESSORI LI FORNAI CADINO IN PENA DUPLICATA
         GIA’ DECRETATA
         LI PUTTI DI ETA’ NON OTTIMA POSSINO ESSER RETENTI
         E POSTI PER MOZZI SOPRA PUBBLICHE NAVI E
         S’INTENDANO IN CORSI SITTOPOSTI A TUTTE LE PENE
         SOPRA DETTE QUELLI CHE LI AVESSERO MANDATI A
         VENDER DETTO PANE.
         SE ALCUNO ARDISSE DI TENER ARIAMENTE E STARE
         ALLE RETENTIONI E REI O ALL’ASPORTO DEL PANE
         S’INTENDI CADUTO E SOCCOMBENTE ALLE PENE MA-
         DESIME DE DELINQUENTI E POSSINO TANTO GLI UNI
         QUANTO OGNI ALTRO ESSER RETENTI DA OGNI CAPI-
         TANIO CON LI PREMI SOPRA DETTI.
         POSSINO PURE ESSER RETENTI LI MAGAZINIERI OSTI E
         QUEI DELLE CAMERE LOCANDE CHE TENESSERO PAN
         FORESTIER OD OGNI ALTRO LUOGO DA QUEI PISTORI
         CHE FUSSERO OBBLIGATI A RICEVERLO SEMPRE SEGNATO
         E MARCATO GIUSTO ALL’OBBLIGO DELI STESSI E NON
         ESSENDO CON TALI REQUISITI S’INTENDI SEMPRE PER
         CONTRABBANDO E LI MEDESIMI SOGGIETI ALLE SOPRA-
         DETTE PENE.
         LI BARCAROLI CHE CONDUCESSERO PANE IN QUESTA
         CITTA’ E LEVASSERO PERSONE CHE NE PORTASSERO CA-
         DINO NELLA PENA DE DUCAT VENTICINQUE ED ESSERLI
         ABBRUCIATA LA BARCA E S’INTENDINO BANDITI PER
         ANNI DUE DA QUEL TRAGHETTO IN CUI ESERCITASSERO
         LA LIBERTA’.
         SIA IL PRESENTE PROCLAMA STAMPATO PUBLICATO ET
         INCISO SU MARMO ALLA PORTA DEL GHETTO RIVA
         DELL’OGLIO SANTI APOSTOLI SAN MARTIN ET ALTRI
         LUOGHI PIU’ FREQUENTATI DA CONTRAFACIENTI ACCIO’
         RESTI PRESTATA L’INTIERA OBBEDIENZA ALLO STESSO
         NE POSSA ESSER ADOTTO PRETESTO D’IGNORANZA.
         PER VENIRE IN LUME DE REI SI ACCETTERANNO DE-
         NONCIE SECRETE E SI FORMERA’ PROCESSO PER VIA
         D’INQUISIZIONE CONTRO SIMILI CONTRAFATTORI ONDE
         SI ESTIRPI UN DISORDINE SI PERNITIOSO NON SOLO
         ALL’INTERESSE DEL PUBBLICO CHE A QUELLO DELL’ARTE
         DEI PISTORI

                DAT LI 27 OTTOBRE 1727
         GIO BATTISTA LIPPOMANO INQUISITOR SOPRA DATII
         CANDIDO QUERINI NOD. DELL’INQUISIDOR
         ADI’ 31 OTTOBRE 1727 PUBLICATO SOPRA LE SCALE DI
         SAN MARCO E DI RIALTO ET ALTRI LOCHI