Liagò

Da Venicewiki, il wiki di Venezia

Versione del 17:48, 18 giu 2011, autore: Gabriele (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione corrente (diff) | Versione più recente → (diff)


Dicesi Liagò o Diagò quei balconi con sottili sostegni per la copertura che, sporgendo dai prospetti degli edifici, si trovano esposti ai raggi solari, da qui il nome che potrebbe derivare dal greco Heliacon.

Sembrano della piccole logge esterne, costruite a somiglianza dei chioschi orientali.

Solitamente pavimentati con lastre di marmo rosso di Verona, dello spessore variante tra gli 8 ed i 10 cm., hanno una superficie variabile tra metri 1,80 per 1,05 ed i metri 0,70 per 1,00.

Questo nella foto accanto si trova sullo sbocco di Rio di Noale verso il Canal Grande e fa parte di Palazzo Grimani, edificio costruito nel XVIII secolo su progetto di Michele Sanmicheli.

Come nell'Altana una volta le signore si lavavano i capelli con dei trattamenti particolari per renderli biondi e splendenti, e si mettevano anche sui liagò ad sciugarli al sole proteggendosi la testa con cappelli senza fondo a larghe falde, sulle quali stendevano sparsi le folte chiome.

Venice, Italy - Palazzo Barbarigo
Venice, Italy - Palazzo Barbarigo - Notre Dame Architecture Library
Per avere una visione di come fossero, è sufficiente visionare alcuni quadri di Jacopo Bellini, tra i quali il Mistero della Croce.

Nella Foto Storica di Palazzo Pisani Moretta, indicato in questo caso come Palazzo Barbarigo, si nota il Liagò dell'adiacente Palazzo Barbarigo della Terrazza.