Liagò
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Sono delle piccole logge esterne, costruite a somiglianza dei chioschi orientali, che sporgono dal prospetto del palazzo e permettono una maggior esposizione al sole.
Solitamente pavimentati con lastre di marmo rosso di Verona, dello spessore variante tra gli 8 ed i 10 cm., hanno una superficie variabile tra metri 1,80 per 1,05 ed i metri 0,70 per 1,00.
Questo nella foto accanto si trova sullo sbocco di Rio di Noale verso il Canal Grande e fa parte di Palazzo Grimani, edificio costruito nel XVIII secolo su progetto di Michele Sanmicheli.
Contrariamente a quanto sostenuto da alcune leggende metropolitane, non sono dei cessi sull'acqua, ma solo delle piccole terrazze per l'esposizione al sole. Come era normale nelle grandi città medievali, si usavano i pitali per i bisogni corporali, e, normalmente venivano svuotati anche dai piani alti delle case. Questo succedeva in tutte le capitali europee, ma a Venezia le maree ed i canali aiutavano a far defluire quanto gettato dagli abitanti.

Per avere una visione di come fossero, è sufficiente visionare alcuni quadri di Jacopo Bellini, tra i quali il Mistero della Croce.
Nella Foto Storica di Palazzo Pisani Moretta, indicato in questo caso come Palazzo Barbarigo, si nota il Liagò dell'adiacente Palazzo Barbarigo della Terrazza.
Categoria: Cose veneziane