Colonna romana (Murano)
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Il viaggiatore proveniente da Venezia che scende dal vaporetto alla prima fermata di Murano, viene accolto da questa colonna romana in granito, con capitello di età più tarda. Un tempo la sua collocazione era all'imboccatura dei Rio dei Vetrai e probabilmente sorreggeva la statua del doge Domenico Contarini, il cui dogado iniziò nel 1659 e terminò nel 1675. Durante il suo regno venne nuovamente concesso a Murano di fabbricare le Oselle d'Oro, antico rito durante il quale il Doge ragalava, come dono natalizio, ad alcuni magistrati questa moneta d'oro con la propria effige impressa su una delle due facce, mentre sull'altra era l'immagine di San Marco.
Deve la sua fama all'illustre scienziato Galileo Galilei, che la utilizzò come punto di riferimento per presentare al Senato della Serenissima ciò che dal Campanile di San Marco si riusciva a vedere grazie alla sua nuova invenzione, il cannocchiale. Con esso, come si legge in una nota del Procuratore Antonio Priuli in data 21 agosto 1609, vedeva le persone montar e desmontar de gondola al traghetto alla Colonna nel principio del Rio dei Vereri...