Libreria Sansoviniana

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La costruzione della '''Libreria Marciana''' viene affidata a [[Jacopo Sansovino]] nel 1536, costruzione destinata a raccogliere il dono di un migliaio di codici che il '''Cardinale Bessarione''' aveva fatto alla Repubblica nel 1468.
Bessarione non voleva che la conoscenza greca cadesse nelle mani degli infedeli turchi, pertanto portò da Atene un notevole numero di casse contenente codici e libri antichi. Le casse vennero custodite, non ancora aperte, in [[Palazzo Ducale]] in attesa di una giusta collocazione in un ambiente che fosse consono alla portata degli scritti donati dal Cardinale greco.
Bessarione non voleva che la conoscenza greca cadesse nelle mani degli infedeli turchi, pertanto portò da Atene un notevole numero di casse contenente codici e libri antichi. Le casse vennero custodite, non ancora aperte, in [[Palazzo Ducale]] in attesa di una giusta collocazione in un ambiente che fosse consono alla portata degli scritti donati dal Cardinale greco.
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Il '''Breviario Grimani''' mostra un grande numero di raffinate miniature (50 a piena pagina, 18 figurate di dimensioni minori) e la decorazione è presente in tutti gli 832 fogli. Nelle immagini l’invenzione è ricca e a volte rivela un’iconografia inattesa.
Il '''Breviario Grimani''' mostra un grande numero di raffinate miniature (50 a piena pagina, 18 figurate di dimensioni minori) e la decorazione è presente in tutti gli 832 fogli. Nelle immagini l’invenzione è ricca e a volte rivela un’iconografia inattesa.
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[[Category:Cose veneziane]]
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Informazioni

Indirizzo San Marco - Piazzetta San Marco
Stile architett. Gotico Veneziano
Architetto Jacopo Sansovino
Completamento 1539

La costruzione della Libreria Marciana viene affidata a Jacopo Sansovino nel 1536, costruzione destinata a raccogliere il dono di un migliaio di codici che il Cardinale Bessarione aveva fatto alla Repubblica nel 1468.
Bessarione non voleva che la conoscenza greca cadesse nelle mani degli infedeli turchi, pertanto portò da Atene un notevole numero di casse contenente codici e libri antichi. Le casse vennero custodite, non ancora aperte, in Palazzo Ducale in attesa di una giusta collocazione in un ambiente che fosse consono alla portata degli scritti donati dal Cardinale greco.

Solo nel 1536 si trovarono i fondi per la costruzione della Libreria che doveva essere, per volere dello stesso Cardinale Bessarione, aperta a tutti coloro che fossero stati in grado di leggere le loro pagine, nobili o popolani che fossero, affinchè la conoscenza non fosse relegata solo a pochi studiosi, ma diffusa a tutti.
Biblioteca Marciana - La porta
Biblioteca Marciana - La porta - Biblioteca Marciana
La conoscenza dei testi antichi divenne possibile anche dalla diffusione della stampa che a Venezia trovò in Aldo Manuzio il primo ed il più assiduo stampatore, primo di una serie di stampatori che portarono la città lagunare ad essere la prima al mondo per la diffusione dei libri stampati.

La Biblioteca Nazionale Marciana conserva tra le sue mura, oltre ai manoscritti arrivati a Venezia nel 1468, anche numerosi testi stampati dallo stesso Manuzio, quelle stampe uscite dal torchio di Campo Sant'Agostin nel cinquecento che ancora vengono chiamate le Aldine.

Biblioteca Marciana - Soffitto del Salone sansoviniano
Biblioteca Marciana - Soffitto del Salone sansoviniano - Biblioteca Marciana
Tra gli altri viene custodito gelosamente anche il Breviario Grimani, uno dei più complessi codici prodotti nelle Fiandre, intorno al secondo decennio del XVI secolo.

Il Breviario Grimani mostra un grande numero di raffinate miniature (50 a piena pagina, 18 figurate di dimensioni minori) e la decorazione è presente in tutti gli 832 fogli. Nelle immagini l’invenzione è ricca e a volte rivela un’iconografia inattesa.


Mappa

MAP 45.433795, 12.339261