Sotoportego

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Arcata Corte Mseconda Milion
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Il Sotoportego o Sottoportego è un passaggio, un'apertura, una zona di transito pubblico, aperto sotto le costruzioni private al fine di lasciare uno spazio di comunicazione tra le aree pubbliche.

Giuseppe Tassini nel suo fondamentale testo Curiosità Veneziane così lo definisce:
Sottoportico o Sottovolto è, come ben si conosce, un tratto di strada che passa sotto qualche edificio.
Così come per le Calli, lo Stato veneziano imponeva alla proprietà privata di lasciare tra le costruzioni un passaggio di libero transito alla circolazione pedonale, per cui le calli ed i sotoporteghi diventavano di pubblico utilizzo, ma erano un lascito che i privati donavano per aver diritto a costruire e quindi per perdere meno possibile dello spazio privato, lasciavano calli così strette che in qualche caso è possibile passare solo uno per volta.
Molti sotoporteghi sono molto antichi, come quello duecentesco di Corte Seconda del Milion, anche se per pubblica utilità nell'800 nella stressa corte venivano aperti altri due archi a lato di quello antico e veniva aperto un nuovo sotoportego, verso Campo Santa Marina, per dare sfogo al pubblico in uscita dal Teatro Malibran appena ricostruito.
Un caso particolare è quello del Sotoportego del Tragheto a San Canciano, dove per dare accesso al palazzo sul Rio dei Santi Apostoli il sotoportego insiste su tutta la lunghezza del primo palazzo.
Pure il Sotoportego de le Acque è molto conosciuto a Venezia in quanto in questo posto esisteva, com dice il Tassini una di quelle botteghe, che ora chiamiamo caffè, e che si chiamavano anticamente botteghe da acque.