Scuola di San Cristoforo dei Mercanti

Essa fu costruita nel 1377 e nel 1571 si fuse con qualle di Santa Maria della Misericordia e San Francesco, che dal 1349 aveva sede ai Frari.
Grazie all'aiuto finanziario portato da quest'ultima , l'antico edificio fu demoliti e ricostruito con il supporto del Palladio. Nella Pianta di Jacopo de Barbari si nota che la vecchia Scuola aveva solo il pianterreno e così, quando nel 1571 si edificò un pino superiore questo andò a coprire l'estremità sinistra della Chiesa.
I portali di accesso sono due, uno situato sulla fondamenta, sormontato da una statua quattrocentesca di San Cristoforo e l'altro sul Campo arricchito da un bellissimo altorilievo Madonna della Misericordia con Bambino sul petto entro mandorla, venerata dai confratelli. Risale all'inizio del quattrocento e proviene dalla Scuola dei Mercanti dei Frari. I confratelli potevano avere sepoltura nel chiostro della Madonna dell'Orto.
L'interno della Scuola era decorato, com'era consuetudine, con dipinti dei più insigni artisti dell'epoca: Tintoretto, Veronese, Alinense .... opere per lo più disperse quando la Scuola, in seguito ai decreti napoleonici del 1806, fu soppressa, alcune, come la stupenda Annunciazione di Paolo Veronese, sono esposte alle Gallerie dell'Accademia.
L'edificio fu resataurato nel 1876, in occasione del Giubileo di Papa Pio IX, al quale oggi è intitolato il patronato che vi è ospitato.
In passato la Scuola possedeva molte case nelle zone di Venezia dove era più fervente l'attiviatà dei mercanti, Campiello dei Meloni, San Giovanni Elemosinario, San Stae, Santa Maria Formosa.