Palladio


ANDREA PALLADIO (Padova 1508 – Maser 1580), architetto

 

Nel 2008 è decorso il cinquecentenario della nascita di Andrea di Pietro della Gondola, conosciuto con l’appellativo postogli dal suo primo maestro, il conte Giangiorgio Trissino, ANDREA PALLADIO.
Il grande architetto veneto venne impiegato a Venezia per la costruzione di maestose opere per lo più legate alla Chiesa veneziana, mentre sporadici furono gli interventi eseguiti da privati che si valsero dell’opera di Palladio.

Venezia Palladio fu incaricato di eseguire numerose opere e numerosi altri furono i progetti da lui presentati che per vari motivi non sono stati eseguiti. Uno di questi, forse il più famoso, è il progetto del Ponte di Rialto che egli presentò nel 1554 presentandolo come un grande viale sospeso sulle acque con due ali di negozi, poggiante sul Canal Grande su tre grandi arcate, con numerose colonne, capitelli e statue. Venne invece scelto il progetto di Antonio Da Ponte perché su un’unica arcata, più adatta a far percorrere la via principale della città dalle grandi navi mercantili che dovevano attraccare ai numerosi fondaci veneziani e stranieri posti sul Canal Grande.

 

vigna

Ha lasciato però segni molto significativi che si sono integrati con la città a cui ha dato il volto che oggi tutti noi conosciamo: la Basilica di San Giorgio Maggiore in isola con la sistemazione del chiostro ed il refettorio dei frati, la Chiesa del Redentore e la Chiesa delle Zitelle alla Giudecca, la facciata della Chiesa di San Francesco della Vigna, la facciata della Chiesa di S.Piero di Castello, il chiostro del convento della Carità con la splendida scala ovale, nonché alcuni interventi in Palazzo Ducale con la sistemazione della Sala delle Quattro Porte.

Ha partecipato come consulente alla ricostruzione del Palazzo Ducale dopo lo spaventoso incendio del 1577, cercando di convincere il Consiglio dei X che la struttura incendiata sarebbe dovuta essere abbattuta e rifatta secondo un preciso disegno da lui già preparato, ma i suoi progetti non furono presi in considerazione per il costo troppo elevato dei lavori che sarebbero dovuti essere eseguiti.

Nel 1574 il Re di Francia Enrico III venne in visita a Venezia e passò sotto l’arco e la loggia costruite in suo onore al Lido prima di entrare in città scortato dalle imbarcazioni delle corporazioni, comodamente seduto al posto d’onore sul Bucintoro. Anche questa costruzione, una vera e propria opera scenografica in legno, di grandioso impatto sull’ospite straniero, è opera del Palladio. A noi è pervenuta grazie alle incisioni di Domenico Zenoni nelle quali sono indicate pure le illustrazioni poste sulle facciate laterali dell’arco, inneggianti le vittorie sui campi di battaglia del Re.