Ponti e canali di Venezia

I Ponti di Venezia

I primi ponti di Venezia risalgono al IX secolo, quando le fondazioni in pietra della città erano già state stabilite. Quelle prime strutture erano costituite da materiali come legno e pietra e alcuni di essi erano collegati a luoghi emblematici come chiese e palazzi. Nel corso degli anni, i ponti di Venezia sono cambiati: la loro struttura è stata modificata e ponti in pietra sono stati costruiti per sostituire quelli originali in legno.

Al giorno d’oggi, Venezia è nota soprattutto per i suoi +400 ponti (391 solo all’interno del centro storico), che sono diventati un elemento architettonico fondamentale nel paesaggio veneziano. Sono ormai diventati un simbolo della città, ognuno dei quali ha una storia e un’importanza unica. I ponti di Venezia sono di grande bellezza e rappresentano una parte indispensabile della sua storia, della sua cultura e della sua identità.

I Canali di Venezia

I Canali di Venezia collegano le isole della città e creano un sistema di trasporto acquatico. Da qui si può intuire la Doppia viabilità della città, che si intersecano nella vera ossatura urbana.

Il Canal Grande è ovviamente il Canale più famoso ed è la principale via d’acqua che attraversa Venezia. La sua larghezza varia da un minimo di 30 metri ad un massimo di 90. Lungo le sue rive, le grandi navi da trasporto entravano e si fermavano presso i Palazzi per scaricare le merci nelle case/fondaco. Queste merci venivano trasportate dall’Oriente e vendute in tutto il mondo, dove Venezia era il più grande centro internazionale. Probabilmente, il Canal Grande era il greto di un fiume che portava l’acqua al mare. Segue un percorso sinuoso, come una esse rovesciata, attraverso il centro cittadino, dividendolo in due grandi zone, ciascuna formata da tre sestieri. Quelli sulla riva sinistra sono chiamati de citra, quelli sulla riva destra de ultra.