Cosa vedere a Venezia in quattro giorni

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

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Terzo giorno

Il Terzo giorno può essere trascorso per visitare alcuni dei molti musei di Venezia, scegliendo per primo un museo importante come le Gallerie dell’Accademia dove si trovano dipinti che spaziano nei secoli, a partire dal XIV con tavole dei Vivarini, per arrivare alle tele di Gentile BelliniCima da ConeglianoGiorgioneTizianoCarpaccioPaolo Veronese, portate alle Gallerie dopo le chiusure delle molte chiese da parte di Napoleone.
Poi in successione, anche per la relativa poca distanza da uno all’altro, la Scuola Grande di San Rocco dove gran parte dei dipinti sono del Tintoretto, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e la gotica Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con all’interno uno dei capolavori di Tiziano, la famosa Assunta.
La giornata può terminare girovagando per Calli e callette, campisalizade cercando di scovare quello spirito che tanto ha impressionato Lord Byron, Igor Stravinkji, Ezra Pound, Sergej Diaghilev che tanto hanno amato questa città che hanno voluto essere seppelliti nell’Isola di San Michele cimitero della città.

Ci si può permettere una esperienza da non perdere. Pochi conoscono la parte acquea della città, la Venezia dei canali. Con l’Associazione si può prenotare una lezione di voga su una imbarcazione tipica veneziana che vi permetterà di scoprire Angoli nascosti in barca a remi, esperienza che vi porterà a vedere luoghi che non sono percorribili a piedi, anche in considerazione della Doppia viabilità di Venezia, dove canali e strade solo in alcuni punti si intersecano o vanno parallelamente, ma spesso sono due distinti percorso che eludono un dall’altro. Un’avventura accattivante per persone che amano approfondire le proprie conoscenze.

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

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Se invece si desidera proseguire verso le altre isole, dall’imbarcadero al Faro si può salire sul mezzo che porta a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate.

La densa isola di Burano si può concentrare attorno a Piazza Galuppi dal nome del famoso compositore ed organista originario dell’isola.
In piazza si trova la sede del Museo del Merletto, antichissima arte quasi esclusiva delle donne buranelle, che nelle lunghe attese dei mariti pescatori, intrecciavano i bulini e ne estraevano preziosi merletti famosi in tutto il mondo.
Se però si vogliono vedere ed ammirare i colori sfarzosi delle case di Burano, è necessario addentrarsi nelle calli minori, arrivare alla pescheria e guardarsi intorno. La composizione dei sgargianti colori degli intonaci delle case porta un’allegria quasi contagiosa, che invoglia il visitatore a prendere la macchina fotografica per portare a casa un po’ di questa vivacità.
Quando passate per l’isola di Burano non dimenticate di assaggiare il Bussolà Buranello, buonissimi biscotti all’uovo, nella loro inconfondibile forma rotonda, o nella altrettanto famosa forma ad Esse, la cui ricetta non è consigliabile a coloro che abbiano problemi di colesterolo o glicemia.
Poco lontano da Burano si trova Torcello, la Venezia prima di Venezia.

Terzo giorno

Il Terzo giorno può essere trascorso per visitare alcuni dei molti musei di Venezia, scegliendo per primo un museo importante come le Gallerie dell’Accademia dove si trovano dipinti che spaziano nei secoli, a partire dal XIV con tavole dei Vivarini, per arrivare alle tele di Gentile BelliniCima da ConeglianoGiorgioneTizianoCarpaccioPaolo Veronese, portate alle Gallerie dopo le chiusure delle molte chiese da parte di Napoleone.
Poi in successione, anche per la relativa poca distanza da uno all’altro, la Scuola Grande di San Rocco dove gran parte dei dipinti sono del Tintoretto, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e la gotica Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con all’interno uno dei capolavori di Tiziano, la famosa Assunta.
La giornata può terminare girovagando per Calli e callette, campisalizade cercando di scovare quello spirito che tanto ha impressionato Lord Byron, Igor Stravinkji, Ezra Pound, Sergej Diaghilev che tanto hanno amato questa città che hanno voluto essere seppelliti nell’Isola di San Michele cimitero della città.

Ci si può permettere una esperienza da non perdere. Pochi conoscono la parte acquea della città, la Venezia dei canali. Con l’Associazione si può prenotare una lezione di voga su una imbarcazione tipica veneziana che vi permetterà di scoprire Angoli nascosti in barca a remi, esperienza che vi porterà a vedere luoghi che non sono percorribili a piedi, anche in considerazione della Doppia viabilità di Venezia, dove canali e strade solo in alcuni punti si intersecano o vanno parallelamente, ma spesso sono due distinti percorso che eludono un dall’altro. Un’avventura accattivante per persone che amano approfondire le proprie conoscenze.

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

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Dalle Fondamenta Nuove si vede l’ isola di Murano, nome che internazionalmente è conosciuto come il luogo dove viene lavorato il vetro.
L’antichissima arte vetraria è presente a Venezia fin dagli albori della città ed i maestri vetrai modellano la pasta vetrosa incandescente per trarne o una coppa, o un bicchiere, oppure uno sfarzoso lampadario, ma è stata spostata a Murano nel 1295 perché i forni avrebbero potuto innescare pericolosi incendi in una città costruita prevalentemente in legno.
Non si rimane mai indifferenti alla bravura ed alla destrezza dei maestri, che hanno prodotto, da sempre, oggetti magnifici, uno diverso dall’altro che hanno la loro naturale posizione presso il Museo del Vetro (Murano), nel quale si trovano esposti pezzi che vanno dai fenici ai romani, dal Medioevo al ‘700, fino ai pezzi di maestri famosi come Venini o Cendese, con cui hanno lavorato architetti famosi come Carlo Scarpa.
Attraverso il sito si può Prenotare visita alla fornace andando alla pagina relativa.
Murano offre anche un tuffo nell’arte romanica con la splendida Basilica dei Santi Maria e Donato, con l’abside tondeggiante coronata da colonnette e capitelli romanici in pietra d’Istria e rosso Verona. I pavimenti sono un unicum in mosaico, opus sectile, anteriori all’anno mille, per cui trascorrere Un giorno a Murano può rivelarsi una scelta fortunata.

Se invece si desidera proseguire verso le altre isole, dall’imbarcadero al Faro si può salire sul mezzo che porta a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate.

La densa isola di Burano si può concentrare attorno a Piazza Galuppi dal nome del famoso compositore ed organista originario dell’isola.
In piazza si trova la sede del Museo del Merletto, antichissima arte quasi esclusiva delle donne buranelle, che nelle lunghe attese dei mariti pescatori, intrecciavano i bulini e ne estraevano preziosi merletti famosi in tutto il mondo.
Se però si vogliono vedere ed ammirare i colori sfarzosi delle case di Burano, è necessario addentrarsi nelle calli minori, arrivare alla pescheria e guardarsi intorno. La composizione dei sgargianti colori degli intonaci delle case porta un’allegria quasi contagiosa, che invoglia il visitatore a prendere la macchina fotografica per portare a casa un po’ di questa vivacità.
Quando passate per l’isola di Burano non dimenticate di assaggiare il Bussolà Buranello, buonissimi biscotti all’uovo, nella loro inconfondibile forma rotonda, o nella altrettanto famosa forma ad Esse, la cui ricetta non è consigliabile a coloro che abbiano problemi di colesterolo o glicemia.
Poco lontano da Burano si trova Torcello, la Venezia prima di Venezia.

Terzo giorno

Il Terzo giorno può essere trascorso per visitare alcuni dei molti musei di Venezia, scegliendo per primo un museo importante come le Gallerie dell’Accademia dove si trovano dipinti che spaziano nei secoli, a partire dal XIV con tavole dei Vivarini, per arrivare alle tele di Gentile BelliniCima da ConeglianoGiorgioneTizianoCarpaccioPaolo Veronese, portate alle Gallerie dopo le chiusure delle molte chiese da parte di Napoleone.
Poi in successione, anche per la relativa poca distanza da uno all’altro, la Scuola Grande di San Rocco dove gran parte dei dipinti sono del Tintoretto, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e la gotica Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con all’interno uno dei capolavori di Tiziano, la famosa Assunta.
La giornata può terminare girovagando per Calli e callette, campisalizade cercando di scovare quello spirito che tanto ha impressionato Lord Byron, Igor Stravinkji, Ezra Pound, Sergej Diaghilev che tanto hanno amato questa città che hanno voluto essere seppelliti nell’Isola di San Michele cimitero della città.

Ci si può permettere una esperienza da non perdere. Pochi conoscono la parte acquea della città, la Venezia dei canali. Con l’Associazione si può prenotare una lezione di voga su una imbarcazione tipica veneziana che vi permetterà di scoprire Angoli nascosti in barca a remi, esperienza che vi porterà a vedere luoghi che non sono percorribili a piedi, anche in considerazione della Doppia viabilità di Venezia, dove canali e strade solo in alcuni punti si intersecano o vanno parallelamente, ma spesso sono due distinti percorso che eludono un dall’altro. Un’avventura accattivante per persone che amano approfondire le proprie conoscenze.

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

 

Secondo giorno

La Seconda Giornata potrebbe essere trascorsa nelle Isole della Laguna nord.

Dalle Fondamenta Nuove si vede l’ isola di Murano, nome che internazionalmente è conosciuto come il luogo dove viene lavorato il vetro.
L’antichissima arte vetraria è presente a Venezia fin dagli albori della città ed i maestri vetrai modellano la pasta vetrosa incandescente per trarne o una coppa, o un bicchiere, oppure uno sfarzoso lampadario, ma è stata spostata a Murano nel 1295 perché i forni avrebbero potuto innescare pericolosi incendi in una città costruita prevalentemente in legno.
Non si rimane mai indifferenti alla bravura ed alla destrezza dei maestri, che hanno prodotto, da sempre, oggetti magnifici, uno diverso dall’altro che hanno la loro naturale posizione presso il Museo del Vetro (Murano), nel quale si trovano esposti pezzi che vanno dai fenici ai romani, dal Medioevo al ‘700, fino ai pezzi di maestri famosi come Venini o Cendese, con cui hanno lavorato architetti famosi come Carlo Scarpa.
Attraverso il sito si può Prenotare visita alla fornace andando alla pagina relativa.
Murano offre anche un tuffo nell’arte romanica con la splendida Basilica dei Santi Maria e Donato, con l’abside tondeggiante coronata da colonnette e capitelli romanici in pietra d’Istria e rosso Verona. I pavimenti sono un unicum in mosaico, opus sectile, anteriori all’anno mille, per cui trascorrere Un giorno a Murano può rivelarsi una scelta fortunata.

Se invece si desidera proseguire verso le altre isole, dall’imbarcadero al Faro si può salire sul mezzo che porta a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate.

La densa isola di Burano si può concentrare attorno a Piazza Galuppi dal nome del famoso compositore ed organista originario dell’isola.
In piazza si trova la sede del Museo del Merletto, antichissima arte quasi esclusiva delle donne buranelle, che nelle lunghe attese dei mariti pescatori, intrecciavano i bulini e ne estraevano preziosi merletti famosi in tutto il mondo.
Se però si vogliono vedere ed ammirare i colori sfarzosi delle case di Burano, è necessario addentrarsi nelle calli minori, arrivare alla pescheria e guardarsi intorno. La composizione dei sgargianti colori degli intonaci delle case porta un’allegria quasi contagiosa, che invoglia il visitatore a prendere la macchina fotografica per portare a casa un po’ di questa vivacità.
Quando passate per l’isola di Burano non dimenticate di assaggiare il Bussolà Buranello, buonissimi biscotti all’uovo, nella loro inconfondibile forma rotonda, o nella altrettanto famosa forma ad Esse, la cui ricetta non è consigliabile a coloro che abbiano problemi di colesterolo o glicemia.
Poco lontano da Burano si trova Torcello, la Venezia prima di Venezia.

Terzo giorno

Il Terzo giorno può essere trascorso per visitare alcuni dei molti musei di Venezia, scegliendo per primo un museo importante come le Gallerie dell’Accademia dove si trovano dipinti che spaziano nei secoli, a partire dal XIV con tavole dei Vivarini, per arrivare alle tele di Gentile BelliniCima da ConeglianoGiorgioneTizianoCarpaccioPaolo Veronese, portate alle Gallerie dopo le chiusure delle molte chiese da parte di Napoleone.
Poi in successione, anche per la relativa poca distanza da uno all’altro, la Scuola Grande di San Rocco dove gran parte dei dipinti sono del Tintoretto, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e la gotica Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con all’interno uno dei capolavori di Tiziano, la famosa Assunta.
La giornata può terminare girovagando per Calli e callette, campisalizade cercando di scovare quello spirito che tanto ha impressionato Lord Byron, Igor Stravinkji, Ezra Pound, Sergej Diaghilev che tanto hanno amato questa città che hanno voluto essere seppelliti nell’Isola di San Michele cimitero della città.

Ci si può permettere una esperienza da non perdere. Pochi conoscono la parte acquea della città, la Venezia dei canali. Con l’Associazione si può prenotare una lezione di voga su una imbarcazione tipica veneziana che vi permetterà di scoprire Angoli nascosti in barca a remi, esperienza che vi porterà a vedere luoghi che non sono percorribili a piedi, anche in considerazione della Doppia viabilità di Venezia, dove canali e strade solo in alcuni punti si intersecano o vanno parallelamente, ma spesso sono due distinti percorso che eludono un dall’altro. Un’avventura accattivante per persone che amano approfondire le proprie conoscenze.

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

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Quattro giorni a Venezia possono essere sufficienti per avere un’infarinatura sulle bellezze e sulle diverse esperienze che ogni visitatore può cercare e trovare avendo quindi delle ottime soddisfazioni se si ha già ben preciso l’itinerario che si vuole percorrere, senza tergiversare in ricerche o indicazioni astruse., cercando di approfondire almeno un aspetto artistico che la città offre.
Il visitatore dopo aver effettuato, anche per la prima volta, questa magnifica esperienza, riuscirà ad avere alcune indicazioni di massima della città Serenissima dalle quali, comunque, non si può prescindere.

Primo giorno

Chiesa d'oro

Per questo il punto di partenza di ogni escursione tra le calli ed i campi veneziani deve essere Piazza San Marco, fulcro del potere veneziano e del suo splendore, con la Basilica di San Marco, nelle cui mura dal 828 viene custodito il Corpo di San Marco e sede del potere ecclesiale, il Palazzo Ducale, la cui forma attuale nel quale si riuniva il Maggior Consiglio, l’assemblea dei nobili, emblema del potere politico e giudiziario, la Biblioteca Nazionale Marciana fondata nel 1520, costruita da Jacopo Sansovino, gelosa custode di migliaia di volumi antichi e preziosi manoscritti e quindi della cultura che in questi luoghi è depositaria.

 

Golden Stairs in Doge's Palace
La visita a Palazzo Ducale sarebbe un completamento della conoscenza dei poteri forti della Serenissima. Al suo interno si possono ammirare le sale adibite alle assemblee del Senato, alla Sala del Maggior Consiglio dove si riunivano tutti i nobili della città per decidere collegialmente le sorti di Venezia, nobili che alcune volte hanno superato le 1700 unità, alla Scala d’Oro che conduce all’Appartamento del Doge ed al Museo dell’Opera, nel quale si possono ammirare da vicino le colonne ed i capitelli originali del 14° secolo, sostituiti in occasione del restauro del XIX secolo.
Tutte le sale sono meravigliosamente adorne di quadri dei maggiori artisti veneziani e non, TizianoTintorettoJacopo Palma il GiovaneGiovanni BelliniVittore CarpaccioPaolo Veronese, gli stucchi di Alessandro Vittoria, le sculture di Jacopo Sansovino
From Venezia

Dopo aver rimirato il Bacino di San Marco con il dolce sciacquio delle onde sulle rive scivolose, osservato l’ondeggiare delle Gondole legate alle Bricole, la prima giornata si può concludere sempre in Piazza San Marco con le orchestre nei più prestigiosi locali come il Caffè Florian che, fin dalla nascita nel 1720, ha ospitato artisti di tutte le epoche come Byron, Verdi, Antonio CanovaCarlo Goldoni, personaggi eclettici come Casanova e tanti altri. Diventato nel tempo ritrovo di scrittori e musicisti, di patrizi e nobildonne, mantiene ancora il suo fascino settecentesco nelle sue splendide sale.

Anche il Gran Caffè Quadri con le sale da pranzo al primo piano delle Procuratie Vecchie offre un tuffo nel centro dell’opulenza della città dogale, con grandi lampadari di Murano e suntuose tappezzerie damascate alle pareti. 

Secondo giorno

La Seconda Giornata potrebbe essere trascorsa nelle Isole della Laguna nord.

Dalle Fondamenta Nuove si vede l’ isola di Murano, nome che internazionalmente è conosciuto come il luogo dove viene lavorato il vetro.
L’antichissima arte vetraria è presente a Venezia fin dagli albori della città ed i maestri vetrai modellano la pasta vetrosa incandescente per trarne o una coppa, o un bicchiere, oppure uno sfarzoso lampadario, ma è stata spostata a Murano nel 1295 perché i forni avrebbero potuto innescare pericolosi incendi in una città costruita prevalentemente in legno.
Non si rimane mai indifferenti alla bravura ed alla destrezza dei maestri, che hanno prodotto, da sempre, oggetti magnifici, uno diverso dall’altro che hanno la loro naturale posizione presso il Museo del Vetro (Murano), nel quale si trovano esposti pezzi che vanno dai fenici ai romani, dal Medioevo al ‘700, fino ai pezzi di maestri famosi come Venini o Cendese, con cui hanno lavorato architetti famosi come Carlo Scarpa.
Attraverso il sito si può Prenotare visita alla fornace andando alla pagina relativa.
Murano offre anche un tuffo nell’arte romanica con la splendida Basilica dei Santi Maria e Donato, con l’abside tondeggiante coronata da colonnette e capitelli romanici in pietra d’Istria e rosso Verona. I pavimenti sono un unicum in mosaico, opus sectile, anteriori all’anno mille, per cui trascorrere Un giorno a Murano può rivelarsi una scelta fortunata.

Se invece si desidera proseguire verso le altre isole, dall’imbarcadero al Faro si può salire sul mezzo che porta a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate.

La densa isola di Burano si può concentrare attorno a Piazza Galuppi dal nome del famoso compositore ed organista originario dell’isola.
In piazza si trova la sede del Museo del Merletto, antichissima arte quasi esclusiva delle donne buranelle, che nelle lunghe attese dei mariti pescatori, intrecciavano i bulini e ne estraevano preziosi merletti famosi in tutto il mondo.
Se però si vogliono vedere ed ammirare i colori sfarzosi delle case di Burano, è necessario addentrarsi nelle calli minori, arrivare alla pescheria e guardarsi intorno. La composizione dei sgargianti colori degli intonaci delle case porta un’allegria quasi contagiosa, che invoglia il visitatore a prendere la macchina fotografica per portare a casa un po’ di questa vivacità.
Quando passate per l’isola di Burano non dimenticate di assaggiare il Bussolà Buranello, buonissimi biscotti all’uovo, nella loro inconfondibile forma rotonda, o nella altrettanto famosa forma ad Esse, la cui ricetta non è consigliabile a coloro che abbiano problemi di colesterolo o glicemia.
Poco lontano da Burano si trova Torcello, la Venezia prima di Venezia.

Terzo giorno

Il Terzo giorno può essere trascorso per visitare alcuni dei molti musei di Venezia, scegliendo per primo un museo importante come le Gallerie dell’Accademia dove si trovano dipinti che spaziano nei secoli, a partire dal XIV con tavole dei Vivarini, per arrivare alle tele di Gentile BelliniCima da ConeglianoGiorgioneTizianoCarpaccioPaolo Veronese, portate alle Gallerie dopo le chiusure delle molte chiese da parte di Napoleone.
Poi in successione, anche per la relativa poca distanza da uno all’altro, la Scuola Grande di San Rocco dove gran parte dei dipinti sono del Tintoretto, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e la gotica Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con all’interno uno dei capolavori di Tiziano, la famosa Assunta.
La giornata può terminare girovagando per Calli e callette, campisalizade cercando di scovare quello spirito che tanto ha impressionato Lord Byron, Igor Stravinkji, Ezra Pound, Sergej Diaghilev che tanto hanno amato questa città che hanno voluto essere seppelliti nell’Isola di San Michele cimitero della città.

Ci si può permettere una esperienza da non perdere. Pochi conoscono la parte acquea della città, la Venezia dei canali. Con l’Associazione si può prenotare una lezione di voga su una imbarcazione tipica veneziana che vi permetterà di scoprire Angoli nascosti in barca a remi, esperienza che vi porterà a vedere luoghi che non sono percorribili a piedi, anche in considerazione della Doppia viabilità di Venezia, dove canali e strade solo in alcuni punti si intersecano o vanno parallelamente, ma spesso sono due distinti percorso che eludono un dall’altro. Un’avventura accattivante per persone che amano approfondire le proprie conoscenze.

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

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Quattro giorni a Venezia possono essere sufficienti per avere un’infarinatura sulle bellezze e sulle diverse esperienze che ogni visitatore può cercare e trovare avendo quindi delle ottime soddisfazioni se si ha già ben preciso l’itinerario che si vuole percorrere, senza tergiversare in ricerche o indicazioni astruse., cercando di approfondire almeno un aspetto artistico che la città offre.
Il visitatore dopo aver effettuato, anche per la prima volta, questa magnifica esperienza, riuscirà ad avere alcune indicazioni di massima della città Serenissima dalle quali, comunque, non si può prescindere.

Primo giorno

Chiesa d'oro

Per questo il punto di partenza di ogni escursione tra le calli ed i campi veneziani deve essere Piazza San Marco, fulcro del potere veneziano e del suo splendore, con la Basilica di San Marco, nelle cui mura dal 828 viene custodito il Corpo di San Marco e sede del potere ecclesiale, il Palazzo Ducale, la cui forma attuale nel quale si riuniva il Maggior Consiglio, l’assemblea dei nobili, emblema del potere politico e giudiziario, la Biblioteca Nazionale Marciana fondata nel 1520, costruita da Jacopo Sansovino, gelosa custode di migliaia di volumi antichi e preziosi manoscritti e quindi della cultura che in questi luoghi è depositaria.

 

Golden Stairs in Doge's Palace
La visita a Palazzo Ducale sarebbe un completamento della conoscenza dei poteri forti della Serenissima. Al suo interno si possono ammirare le sale adibite alle assemblee del Senato, alla Sala del Maggior Consiglio dove si riunivano tutti i nobili della città per decidere collegialmente le sorti di Venezia, nobili che alcune volte hanno superato le 1700 unità, alla Scala d’Oro che conduce all’Appartamento del Doge ed al Museo dell’Opera, nel quale si possono ammirare da vicino le colonne ed i capitelli originali del 14° secolo, sostituiti in occasione del restauro del XIX secolo.
Tutte le sale sono meravigliosamente adorne di quadri dei maggiori artisti veneziani e non, TizianoTintorettoJacopo Palma il GiovaneGiovanni BelliniVittore CarpaccioPaolo Veronese, gli stucchi di Alessandro Vittoria, le sculture di Jacopo Sansovino
From Venezia

Dopo aver rimirato il Bacino di San Marco con il dolce sciacquio delle onde sulle rive scivolose, osservato l’ondeggiare delle Gondole legate alle Bricole, la prima giornata si può concludere sempre in Piazza San Marco con le orchestre nei più prestigiosi locali come il Caffè Florian che, fin dalla nascita nel 1720, ha ospitato artisti di tutte le epoche come Byron, Verdi, Antonio CanovaCarlo Goldoni, personaggi eclettici come Casanova e tanti altri. Diventato nel tempo ritrovo di scrittori e musicisti, di patrizi e nobildonne, mantiene ancora il suo fascino settecentesco nelle sue splendide sale.

Anche il Gran Caffè Quadri con le sale da pranzo al primo piano delle Procuratie Vecchie offre un tuffo nel centro dell’opulenza della città dogale, con grandi lampadari di Murano e suntuose tappezzerie damascate alle pareti. 

Secondo giorno

La Seconda Giornata potrebbe essere trascorsa nelle Isole della Laguna nord.

Dalle Fondamenta Nuove si vede l’ isola di Murano, nome che internazionalmente è conosciuto come il luogo dove viene lavorato il vetro.
L’antichissima arte vetraria è presente a Venezia fin dagli albori della città ed i maestri vetrai modellano la pasta vetrosa incandescente per trarne o una coppa, o un bicchiere, oppure uno sfarzoso lampadario, ma è stata spostata a Murano nel 1295 perché i forni avrebbero potuto innescare pericolosi incendi in una città costruita prevalentemente in legno.
Non si rimane mai indifferenti alla bravura ed alla destrezza dei maestri, che hanno prodotto, da sempre, oggetti magnifici, uno diverso dall’altro che hanno la loro naturale posizione presso il Museo del Vetro (Murano), nel quale si trovano esposti pezzi che vanno dai fenici ai romani, dal Medioevo al ‘700, fino ai pezzi di maestri famosi come Venini o Cendese, con cui hanno lavorato architetti famosi come Carlo Scarpa.
Attraverso il sito si può Prenotare visita alla fornace andando alla pagina relativa.
Murano offre anche un tuffo nell’arte romanica con la splendida Basilica dei Santi Maria e Donato, con l’abside tondeggiante coronata da colonnette e capitelli romanici in pietra d’Istria e rosso Verona. I pavimenti sono un unicum in mosaico, opus sectile, anteriori all’anno mille, per cui trascorrere Un giorno a Murano può rivelarsi una scelta fortunata.

Se invece si desidera proseguire verso le altre isole, dall’imbarcadero al Faro si può salire sul mezzo che porta a Burano, l’isola del merletto e delle case colorate.

La densa isola di Burano si può concentrare attorno a Piazza Galuppi dal nome del famoso compositore ed organista originario dell’isola.
In piazza si trova la sede del Museo del Merletto, antichissima arte quasi esclusiva delle donne buranelle, che nelle lunghe attese dei mariti pescatori, intrecciavano i bulini e ne estraevano preziosi merletti famosi in tutto il mondo.
Se però si vogliono vedere ed ammirare i colori sfarzosi delle case di Burano, è necessario addentrarsi nelle calli minori, arrivare alla pescheria e guardarsi intorno. La composizione dei sgargianti colori degli intonaci delle case porta un’allegria quasi contagiosa, che invoglia il visitatore a prendere la macchina fotografica per portare a casa un po’ di questa vivacità.
Quando passate per l’isola di Burano non dimenticate di assaggiare il Bussolà Buranello, buonissimi biscotti all’uovo, nella loro inconfondibile forma rotonda, o nella altrettanto famosa forma ad Esse, la cui ricetta non è consigliabile a coloro che abbiano problemi di colesterolo o glicemia.
Poco lontano da Burano si trova Torcello, la Venezia prima di Venezia.

Terzo giorno

Il Terzo giorno può essere trascorso per visitare alcuni dei molti musei di Venezia, scegliendo per primo un museo importante come le Gallerie dell’Accademia dove si trovano dipinti che spaziano nei secoli, a partire dal XIV con tavole dei Vivarini, per arrivare alle tele di Gentile BelliniCima da ConeglianoGiorgioneTizianoCarpaccioPaolo Veronese, portate alle Gallerie dopo le chiusure delle molte chiese da parte di Napoleone.
Poi in successione, anche per la relativa poca distanza da uno all’altro, la Scuola Grande di San Rocco dove gran parte dei dipinti sono del Tintoretto, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e la gotica Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con all’interno uno dei capolavori di Tiziano, la famosa Assunta.
La giornata può terminare girovagando per Calli e callette, campisalizade cercando di scovare quello spirito che tanto ha impressionato Lord Byron, Igor Stravinkji, Ezra Pound, Sergej Diaghilev che tanto hanno amato questa città che hanno voluto essere seppelliti nell’Isola di San Michele cimitero della città.

Ci si può permettere una esperienza da non perdere. Pochi conoscono la parte acquea della città, la Venezia dei canali. Con l’Associazione si può prenotare una lezione di voga su una imbarcazione tipica veneziana che vi permetterà di scoprire Angoli nascosti in barca a remi, esperienza che vi porterà a vedere luoghi che non sono percorribili a piedi, anche in considerazione della Doppia viabilità di Venezia, dove canali e strade solo in alcuni punti si intersecano o vanno parallelamente, ma spesso sono due distinti percorso che eludono un dall’altro. Un’avventura accattivante per persone che amano approfondire le proprie conoscenze.

Nel caso in cui voleste immergervi in prima persona nella tradizione veneziana potrete partecipare ad una lezione di voga alla veneta su una imbarcazione tipica della laguna, imparando a vogare come un gondoliere, come si gira a destra o a sinistra con un remo solo, vogare all’indietro con l’imbarcazione. Potete prenotare cliccando qui.

Quarto giorno

La prima delle isole è l’Isola di San Michele, il Cimitero di Venezia.

Il cimitero è monumentale ed oltre ai veneziani trapassati, anche molti veneziani per passione hanno voluto essere sepolti in questo luogo. Qui riposano insigni artisti internazionali, tra i quali Ezra Pound (1972), Igor Stravinskij (1971), Sergej Diaghilew (1929), Josif Brodsky (1996), Frederick William Rolfe, e naturalmente i famosi veneziani tra i quali il commediografo Giacinto Gallina, lo storico e studioso dell’arte Giulio Lorenzetti, il Maggiore dell’aviazione Pier Luigi Penso (1934), l’attore di commedie veneziane Cesco Baseggio, il compositore Luigi Nono (1990), i pittori Virgilio GuidiEmilio Vedova (2006), Armando Pizzinato, e molti altri veneziani per amore, come il famoso allenatore Helenio Herrera (1997) ed Ashley Clarke (1994) ambasciatore inglese in Italia e fondatore di The Venice in Peril Found.

Tornati in città vicino alle Fondamenta Nuove si trova un altro emblema di Venezia, la Scuola Grande di San Marco, con a fianco il luogo dove riposano numerosi Dogi della Serenissima, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, il Pantheon dei veneziani, la cui struttura gotica racchiude innumerevoli capolavori di scultura e pittura, oltre alle urne sepolcrali di molti Dogi delle Serenissima.

Nel vicino Campo Santi Giovanni e Paolo oltre alla vera da pozzo probabilmente scolpita da Jacopo Sansovino, la grande scultura equestre del Colleoni, un condottiero lombardo che guidò le truppe veneziane in numerose vittorie. La statua è opera del Verrocchio, che però non riuscì a terminarla perché morì improvvisamente, quindi è stata terminata da Alessandro Leopardi, noto scultore già operante a Venezia, infatti i tre pili porta-bandiera in Piazza San Marco sono opera sua.

 

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