Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari

Informazioni

 

 

Indirizzo San Polo – Campo Frari
Stile architett. Gotico

L’imponente mole della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari assorbe ogni forza e cattura lo spirito di coloro che si accingono ad entrare per visitare le grandi opere che sono racchiuse all’interno di questo grande scrigno.
Le altezze e le profondità dello stile gotico si trasformano a Venezia in spazi preziosi da riempire di opere meravigliose e particolarmente sentite dalla popolazione veneziana che ha voluto portare fino ai giorni nostri la grandezza e la forza della Repubblica Serenissima.

La prima chiesa fu costruita dai Frati Francescani, Frari, quando il doge Jacopo Tiepolo regalò loro questo spazio, ma venne ricostruita nel XIV secolo secondo il grandioso linguaggio gotico.

Il campanile, iniziato da Jacopo Celega nel 1391, venne terminato nel 1396 da Pietro Paolo dalle Masegne, con i suoi 80 metri, è uno tra i più alti di Venezia.
Al centro della navata spicca il coro ligneo, intatto dall’origine, elegantemente contornato da una cornice marmorea opera di Bartolomeo Bon.

Sopra l’altare si impone la potenza cromatica della pala d’altare di Tiziano, la famosa Assunta dipinta nel 1518. I frati non volevano accogliere quell’opera troppo di avanguardia per l’epoca, ma vennero convinti dal doge a tenerla. Il recente restauro, terminato a ottobre 2022, ha ridato luce e vivacità allo splendido dipinto. Sono pure apparsi, negli angoli della parte sopra la lunetta, due angeli in monocromo che sembra siano di mano dello stesso Tiziano.
Tiziano dipinse anche la Pala Pesaro (1519-1526), che si trova tra questa mura, come La Pala con Madonna e Santi che Giovanni Bellini dipinse nel 1488.
Anche la scultura lignea di San Giovanni Battista di Donatello è tra le opere di questa chiesa.
Tra i monumenti funebri spiccano il Monumento al Doge Tron (1497-1499) di Antonio Rizzo, il Monumento a Canova eseguito dagli allievi del maestro nel 1827, dove, in un vaso di porfido, è racchiuso il cuore dell’artista morto nel 1822.

Appartenente al circuito Chorus (Associazione per le chiese del Patriarcato di Venezia)

 

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Categoria: Chiese