Bacino di San Marco

 

Fin dall’anichità il Bacino di San Marco era il punto d’arrivo dei convogli di navi che solcavano il Mare Mediterraneo portando a Venezia ogni tipo di mercanzia, trasformando ciò che una volta era un luogo inospitale in una magnificienza senza pari al mondo, anzi che ognuno ci copia, ma non potrà mai essere come l’originale.

 

Le grandi navi arrivavano e lo stupore dei nuovi arrivati era grande nel vedere, ancora a bordo dei legni, dal brulicare di piccole imbarcazioni che si spostavano ad un solo remo, questo luogo attorniato dai magnifici palazzi, dalle grandi chiese, sovrastata dall’imponente mole del Palazzo Ducale al quale si affiancava la dorata lucentezza della Basilica di San Marco, la maestosità del Campanile, con a fianco la solida costruzione della Zecca.

 

Il Bucintoro in Bacino di San Marco

E’ questo il luogo che il Guardi ha preso come palcoscenico di gran parte delle proprie pitture, per rappresentare la potenza della Serenissima, quando giungevano al suo cospetto i rappresentanti di altri paesi, che venivano scortati dal Bucintoro per arrivare al Molo ed accedere agli uffici governativi nei quali si stipulavano importanti contratti economici, oppure si stilava un patto di fine delle belligeranze, come quello che proprio a Venezia venne sottoscritto da Papa Alessandro III e l’Imperatore Federico Barbarossa, siglato nel 1177 nella Basilica di San Marco grazie all’abilità diplomatica della Serenissima.

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