Scuole Grandi
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La richiesta veniva portata al Senato della Repubblica, che accordava o meno la possibilità si associarsi. Molte erano queste richieste da parte delle varie attività artigiane che a Venezia venivano preservate dalla Serenissima. Le prime richieste furono presentate nel 1261 da alcuni membri della stessa categoria artigiana, che si sono riuniti per difendere il proprio lavoro in città da intrusioni di "foresti" aggregandosi in quelle che diventeranno le Scuole.
La forma associativa si rivolgeva sia al popolo, sia alla nobiltà, e si distingueva se gli associati eseguivano un determinato mestiere, allora rientrava nelle associazioni di arti e mestieri, o la congregazione di una delle numerose comunità di stranieri, stanziali a Venezia, come i Tedeschi, i Turchi, i Dalmati solo per citarne alcune, oppure si dedicava a opere di beneficenza che quasi sempre si trasformavano in un aiuto materiale al confratello.
In questo modo le sette Scuole Grandi poterono fare a gara per costruire il più sontuoso edificio eseguito dai maggiori architetti dell'epoca, adornandoli di tele pregiate, marmi colorati tra i più preziosi, nonchè di caldelabri, ostensori, pale e arazzi di magnifica fattura e di grande dispendio di denari.
La più antica è la Scuola Grande di San Teodoro, alla quale seguirono, in ordine temporale, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, la Scuola Grande di San Rocco, la Scuola Grande di San Marco, la Scuola Grande di Santa Maria della Carità, la Scuola Grande dei Carmini e la Scuola Grande della Misericordia.
Categoria: Cose veneziane