Scuola Grande di San Marco

La Scuola Grande di San Marco è una delle sette scuole grandi esistenti in città per assistere i bisognosi e per fare beneficenza a favore di poveri e deboli, quali donne e bambini. Le assemblee dei confratelli avvenivano in chiese che li ospitavano o luoghi opportunamente costruiti, come nel caso delle Scuole Grandi.

 

Scuola grande di san marco

Questa imponente costruzione in stile rinascimentale è opera dei maggiori maestri lapicidi in Venezia operanti nel XV secolo.

La facciata della Scuola aggetta su Campo Santi Giovanni e Paolo a fianco dell’ingresso principale della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.

La struttura complessiva è di Pietro Lombardo, così come la porta principale. Le statue poste ad ornamento sono di Bartolomeo Bon, mentre le sculture a prospettiva, i due Leoni a fianco dell’ingresso principale e i due episodi della Vita di San Marco, sono di Tullio Lombardo.

 

La facciata della Scuola Grande di San Marco è una miniera di elementi stupendi del vocabolario rinascimentale: cornici intagliate come ceselli, colonne elegantissime, archi e finestre, marmi di pallidi colori. Il tutto stupendamente conchiuso in alto da una sorta di ritmati rimbalzi di lunette, aggiunte da Mauro Codussiquando, nel 1494, fu chiamato a terminare l’opera per porre fine alle liti fra il Lombardo ed i committenti.

Una grande cornice centrale divide in due piani la spettacolare facciata.
Nella parte inferiore spiccano, nella parte sinistra, i fantastici Leoni che escono da un campo prospettico.
Lo spunto per i Leoni potrebbe essere preso dalla presenza di leoni anche all’ingresso dell’Arsenale. Protezione fisica di questo luogo particolarmente caro ai veneziani.
Al centro il grande portale, sopraelevato dal piano di calpestio da tre gradini, con grande sfoggio di bassorilievi e nella lunetta San Marco che benedice i confratelli, mentre sulla sommità si trova la carità con a fianco due santi domenicani, opere di Bartolomeo Bon.
Sulla parte destra due episodi della vita di San Marco, bassorilievi che portano la firma di Tullio Lombardo, adornano l’ingresso della Cappella della Pace, questa costruita per ospitare una immagine bizantina giunta da Costantinopoli nel 1349 che la tradizione riteneva avesse poteri miracolosi.

 

Il grande atrio, volutamente spoglio, fungeva da punto di ritrovo dei confratelli che potevano entrare ed uscire dalla Scuola per fare le loro donazioni.

Era dotato di due ingressi. Oltre a quello monumentale da Campo Santi Giovanni e Paolo, quello posteriore aggettava direttamente sulla Laguna, prima del successivo interramento e conseguente costruzione dei fabbricati del nuovo convento di San Lazzaro dei Mandicanti.
L’ampio salone è ripartito da un doppio filare di colonne corinzie sorretta da alti basamenti in pietra d’Istria, riccamente decorati con motivi floreali e grottesche.

 

Per accedere al piano superiore Mauro Codussicostruì un’ampia scala con due rampe, i cui portali sono composti da due semicolonne corinzie che reggono un ricco arco a tutto sesto impreziosito, nelle vele soprastanti, da due dischi di porfido rosso.

La cornice è invece caratterizzata da due ordini di lesene sovrapposte che sorreggono, al di sopra dell’arco del portale, un’ampia trabeazione sempre decorata con motivi floreali.
A coronamento della cornice si staglia infine un timpano curvilineo con decorazioni a rosette poste agli estremi e sulla sommità dell’arco.

 

San Giovanni e Paolo, San Michele e Murano dal Campanile
San Giovanni e Paolo, San Michele e Murano dal Campanile di San Marco

 

https://youtu.be/ZCVe7ZU9BC0