Piazza San Marco

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La [[Piazza San Marco]] è da sempre considerata il Salotto di [[Venezia]]. In questo spazio venivano e vengono ospitati tutti gli avvenimenti più importanti per la vita cittadina.
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La [[Piazza San Marco]] è l’unico spazio cittadino che assume il nome di “Piazza”, tutti gli altri luoghi con conformazione simile sono definiti “campi”. Nella Piazza, tra le più importanti in Italia e nel Mondo, venivano e vengono ospitati tutti gli avvenimenti importanti per la vita civica; per questo motivo, è nota come il “Salotto di [[Venezia]]”.
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Dalla costruzione della [[Basilica di San Marco]], avvenuta nell’828, che ne costituisce lo sfondo, la Piazza è stata allargata attraverso l’interramento del '''Canale Batario''', che divideva a metà l’attuale spazio della Piazza. L’orto alberato delle suore di San Zaccaria diventò, in quell’occasione, parte integrante lo spazio adibito alle manifestazioni di piazza nella nascente Repubblica Veneziana.
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Dalla costruzione della [[Basilica di San Marco]], avvenuta nel 828, che ne fa da sfondo, la Piazza è stata allargata, con l’interramento del '''Canale Botario''' che la attraversava, circa a metà dell’attuale spazio della Piazza. L’orto alberato delle suore di San Zaccaria diventò quindi, in quell’occasione, parte integrante dello spazio adibito alle manifestazioni della nascente Repubblica veneziana.
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Per chi volesse visitare la Piazza e i famosi monumenti che la contornano, c’è la possibilità di acquistare un “pass” che consente di saltare la coda e accedere direttamente alla visita dei luoghi di maggiore interesse storico-artistico, accompagnati da una guida esperta. Puoi prenotare il tuo pass cliccando su uno dei link seguenti, in base alla scelta dei monumenti che si desidera visitare:
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[[Immagine:Piazza dal Campanile.JPG|350px|left]]Ha forma trapezoidale, come ben si vede dalla foto accanto presa da [[Campanile di San Marco]], ed è lunga 175 metri e larga 72 di fronte alla [[Basilica di San Marco]], mentre 57 sul lato opposto, in prossimità dell'ingresso del [[Museo Correr]]. Le liste di pietra bianca che si notano sulla pavimentazione vi furono messe solo di recente per correggerne l'irregolarità.
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- [https://www.getyourguide.it/venezia-l35/venezia-tour-di-piazza-san-marco-con-opzione-evita-la-coda-t6503/?partner_id=J8XNRD6&utm_medium=online_publisher&placement=content-middle&cmp=sito| Tour e Skip the line: Basilica di San Marco e Palazzo Ducale];
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<flickr>86376806|m|right</flickr>Dal centro di '''Piazza San Marco''' si possono ammirare i palazzi più importanti sia per la vita politica veneziana che per quella religiosa dove la [[Basilica di San Marco]] ne è il fulcro. Proseguendo, con una visuale cinematografica (guardando appunto la Basilica) a destra, si scorge il maestoso [[Palazzo Ducale]], la [[Piazzetta San Marco]] nella quale si ergono i due grossi monoliti che sorreggono le statue dei due protettori di [[Venezia]], '''San Marco''', nella sua veste simbolica di leone alato, ed il precedente di origine greca '''San Teodoro''' che trafigge il drago; segue la splendida [[Zecca]], costruita dal [[Sansovino]] che precede la [[Biblioteca Marciana]], pensata dallo stesso [[Sansovino]] per ospitare alcuni manoscritti donati alla città nel 1468 dal Cardinale greco '''Basilio Bessarione''', ancora oggi consultabili; successivamente l’imponente mole del [[Campanile di San Marco]], "el paron de casa", con la loggia anch’essa costruita dal [[Sansovino]].
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- [https://www.getyourguide.it/venezia-l35/-t234117/?partner_id=J8XNRD6&utm_medium=online_publisher&placement=content-middle&cmp=sito| Tour e Skip the line: Piazza San Marco e Palazzo Ducale];
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- [https://www.getyourguide.it/venezia-l35/biglietto-per-ingresso-prioritario-a-palazzo-ducale-t71080/?partner_id=J8XNRD6&utm_medium=online_publisher&placement=content-middle&cmp=sito| Tour e Skip the line: Palazzo Ducale].
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<flickr>5396655190|m|right</flickr>La carrellata prosegue dalla [[Piazzetta San Marco]] entrando in Piazza, dietro '''''el paron de casa''''' il [[Campanile di San Marco]] con le [[Procuratie Nuove]], iniziate da [[Vincenzo Scamozzi]], proseguendo con l’[[Ala Napoleonica]], costruita per edificare una sala da ballo sacrificando la [[Chiesa di San Geminiano]] anch’essa opera del [[Sansovino]], le [[Procuratie Vecchie]], la [[Torre dell’Orologio]], la [[Piazzetta dei Leoncini]] con la sede della [[Curia Patriarcale]].
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[[Immagine:Piazza dal Campanile.JPG|350px|left]]Piazza San Marco ha una forma trapezoidale, come si può osservare dalla foto accanto, scattata dal [[Campanile di San Marco]]. È lunga 175 metri e larga 72 di fronte alla [[Basilica di San Marco]], mentre si stringe sul lato opposto – con una larghezza di 57 metri - in prossimità dell'ingresso del [[Museo Correr]]. Le liste di pietra bianca, che si notano sulla pavimentazione, furono inserite solo di recente per correggerne l'irregolarità.
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<flickr>86376806|m|right</flickr>Dal centro di '''Piazza San Marco''' si possono ammirare i palazzi più importanti: da un lato, per la vita politica veneziana e, dall’altro, per la fede religiosa di cui la [[Basilica di San Marco]] è il fulcro. Proseguendo, si scorge il maestoso [[Palazzo Ducale]]; la [[Piazzetta San Marco]], nella quale si ergono i due grossi monoliti che sorreggono le statue dei due protettori di [[Venezia]] ('''San Marco''', nella sua veste simbolica di leone alato, e il precedente di origine greca '''San Teodoro''' che trafigge il drago). Segue la splendida [[Zecca]], costruita dal [[Sansovino]], che precede la [[Biblioteca Marciana]], pensata dallo stesso [[Sansovino]] per ospitare alcuni manoscritti donati alla città nel 1468 dal Cardinale greco '''Basilio Bessarione''', ancora oggi consultabili. Di seguito, si erge l’imponente mole del [[Campanile di San Marco]], con la loggia decorata, anch’essa costruita dal [[Sansovino]].
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<flickr>5396655190|m|right</flickr>Dalla [[Piazzetta San Marco]] si prosegue entrando in Piazza, dietro il [[Campanile di San Marco]] e le [[Procuratie Nuove]] - iniziate da [[Vincenzo Scamozzi]] - si scorge l’[[Ala Napoleonica]], costruita per edificare una sala da ballo - sacrificando la [[Chiesa di San Geminiano]] anch’essa opera del [[Sansovino]] – e, di seguito, le [[Procuratie Vecchie]]; la [[Torre dell’Orologio]]; la [[Piazzetta dei Leoncini]], con la sede della [[Curia Patriarcale]].
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<flickr>1570181625|m|right</flickr>Oggi [[Piazza San Marco]] è completamente lastricata con macigni di trachite - i cosiddetti "masegni" – tuttavia, anticamente, era coperta da mattoni posti, in parte, a spina di pesce e, in altra parte, semplicemente accostati gli uni agli altri. Infatti, durante alcuni scavi per la manutenzione della Piazza e, più recentemente, in occasione dei lavori di innalzamento della riva sul [[Bacino di San Marco]], è emersa questa tipologia di pavimentazioni, in seguito documentata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di [[Venezia]].
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Il selciato è stato più volte innalzato: il livello originale della pavimentazione dei portici che sostengono il [[Palazzo Ducale]] si trovava un metro sotto rispetto quello attuale. Pertanto, il livello originale della Piazza – ancor più bassa rispetto il porticato - si trovava tre gradini più in basso rispetto quest’ultimo. A seguito di queste premesse, si può immaginare come originariamente dovesse sembrare slanciato il Palazzo Ducale e che maestoso stupore potesse incutere alle galee che entravano nel [[Bacino di San Marco]].
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<flickr>7156770426|m|left</flickr>'''Piazza San Marco''' possiede il suo proprio '''nizioleto''', ovvero la tipica indicazione stradale a Venezia. Questo si trova tra gli archi delle [[Procuratie Vecchie]] e le finestre del primo piano in aderenza alla [[Torre dell'Orologio]]. Al giorno d’oggi potrebbe sembrare assurdo dover specificare attraverso un’indicazione urbana che ci si trova in Piazza San Marco, probabilmente “LA” Piazza più famosa al Mondo o una di esse.
<flickr>3106027326|m|left</flickr>Quando la marea supera i 90 centimetri sul medio mare, vale a dire quando comincia ad esserci un po' d'[[Acqua alta]], la '''Piazza San Marco''' comincia ad allagarsi.
<flickr>3106027326|m|left</flickr>Quando la marea supera i 90 centimetri sul medio mare, vale a dire quando comincia ad esserci un po' d'[[Acqua alta]], la '''Piazza San Marco''' comincia ad allagarsi.
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Prima inizia la parte più vicina alla [[Basilica di San Marco]], dove bastano 83 centimetri sul medio mare, mentre per coprire anche la parte centrale della Piazza, la più elevata, l'altezza della marea deve arrivare ad un metro, sempre sul medio mare.
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[[Immagine:San Marco neve e acqua alta.JPG|San Marco neve e acqua alta|350px|right]]Prima inizia la parte più vicina alla [[Basilica di San Marco]], dove bastano 83 centimetri sul medio mare, mentre per coprire anche la parte centrale della Piazza, la più elevata, l'altezza della marea deve arrivare a un metro. Inoltre, durante le maree eccezionali, nemmeno le passerelle, poste per lo scorrimento delle persone senza stivali o con stivali troppo corti, riescono a rimanere sui cavalletti di ferro, cominciando a galleggiare per la Piazza. Vi invitiamo in tal caso a non usufruirne, poiché potrebbe essere pericoloso.
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Durante le maree eccezionali nemmeno le passerelle, poste per lo scorrimento delle persone senza stivali o con stivali troppo corti, riescono a rimanere sui cavalletti di ferro, ma cominciano a navigare per la Piazza ed è pericoloso provare a salirci in quanto è possibile che si rovesci o comunque che faccia perdere l'equilibrio a chi ci sale.
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<flickr>1570181625|m|right</flickr>Oggi [[Piazza San Marco]] è completamente selciata con macigni di trachite, i così detti "masegni", ma anticamente era coperta da mattoni posti in parte a spina di pesce ed in parte semplicemente accostati gli uni agli altri.
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Se si vuole uscire da '''Piazza San Marco''' e dirigersi verso la [[Ferrovia]] è sufficente portarsi sotto la [[Torre dell'Orologio]] e seguire i masegni della pavimentazione posti a spina di pesce. Tutta la strada che dovete percorrere è lastricata in questo modo, perciò occhio a terra e senza dover chiedere ulteriori informazioni vi troverete alla [[Ferrovia]].
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Durante alcuni scavi per la manutenzione della Piazza o più recentemente per i lavori di innalzamento della riva sul [[Bacino di San Marco]], sono emerse queste pavimentazioni che sono state ampiamente documentate dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di [[Venezia]].
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La pavimentazione è stata più volte innalzata; basti pensare che l’originale livello della pavimentazione dei portici sotto [[Palazzo Ducale]] si trova ad un metro dall’attuale e che il livello originale della Piazza si trovava tre gradini sotto tale livello. Con queste premesse bisogna immaginare come doveva sembrare slanciato in origine il Palazzo e che maestoso stupore doveva incutere alle galee che entravano nel [[Bacino di San Marco]].
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[[Immagine:San Marco neve e acqua alta.JPG|San Marco neve e acqua alta|350px|right]]Anche la '''Piazza San Marco''' ha il suo '''nizioleto'''. Si trova tra gli archi delle [[Procuratie Vecchie]] e le finestre del primo piano in aderenza alla [[Torre dell'Orologio]]. E' più intuibile che leggibile, ma in fondo ... chi ha bisogno di sapere dove o come si chiami la piazza nella quale si trova?
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<flickr>7156770426|m|left</flickr>Quando [[Venezia]] era abitata da oltre 80mila persone, ma qua si entra nella diatriba di [[Quando c'erano i veneziani]], la passeggiata domenicale dei veneziani portava necessariamente a '''Piazza San Marco''', in quanto si andavano a vedere gli ultimi arrivi nei negozi delle [[Mercerie]] per cui la stretta strada che conduce alla Piazza dal [[Ponte di Rialto]], era il cosiddetto '''Liston''' per arrivare a percorrere in lungo ed in largo la Piazza effettuando le classiche '''vasche in Piazza''', prima di andare a bere il classico '''spriz''', l'aperitivo veneziano per antonomasia, sulla strada di ritorno a casa.
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<flickr>69617181|m|left</flickr>Nel 2001 sono cominciati dei lavori con i quali si dovrebbero fermare le maree medie, quelle comprese tra gli 80 ed i 120 cm sul medio mare, che allagano frequentemente la [[Piazza San Marco]]. Il progetto prevede di togliere il collegamento tra gli scarichi dei tombini dell’acqua piovana per non permettere che la marea montante possa entrare.
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La riva della Piazzetta verso il [[Molo]] è stata quindi alzata fino al livello di progetto e sono state costruite delle vasche di compensazione per contenere l’acqua piovana in caso di acqua alta con la pioggia. Rimane un unico piccolo problema: guardando la Piazzetta dal [[Bacino di San Marco]] non si vede più la pavimentazione, come ci fosse uno sbarramento, ma in questo caso anche per gli occhi. Forse, anche per questo motivo, i lavori non sono mai stati ultimati.
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===BREVE STORIA DI PIAZZA SAN MARCO===
===BREVE STORIA DI PIAZZA SAN MARCO===
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[[Immagine:Piazza e Campanile di San Marco.jpg|500px|right]]Anticamente la piazza si chiamava '''Morso''', forse perché il suo terreno era più tenace e duro di quello circostante, e la parte più distante rispetto la [[Basilica di San Marco]] '''Brolo''' perché era erbosa e cinta d'alberi. Vi scorreva per mezzo un canale detto «Batario», che divideva '''Morso''' dal '''Brolo''', sulle cui sponde si scorgevano, l'una in faccia all'altra, la [[Chiesa di San Teodoro]] e la [[Chiesa di San Geminiano]], erette, come è tradizionalmente riconosciuto, da Narsete, che aveva vinto i Goti con l'aiuto delle navi venete.
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[[Immagine:Piazza e Campanile di San Marco.jpg|500px|right]]Anticamente la Piazza si chiamava '''Morso''', probabilmente perché il terreno che la ricopriva era più compatto di quello circostante, e la parte opposta alla [[Basilica di San Marco]] veniva denominata '''Brolo''', perché erbosa e cinta d'alberi. Nel mezzo delle suddette parti, scorreva un canale detto «Batario», sulle cui sponde si ergevano, l'una di fronte all'altra, la [[Chiesa di San Teodoro]] e la [[Chiesa di San Geminiano]], erette, come è tradizionalmente riconosciuto, da Narsete, che aveva sconfitto i Goti con l'aiuto delle navi veneziane.
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Dopo che fu trasportato da Alessandria a [[Venezia]] il corpo dell''''Evangelista Marco''', il santo divenne il nuovo protettore della città, e Giustiniano Partecipazio gettò le fondamenta nell'828 della [[Basilica di S. Marco]], riunendovi l'oratorio di San Teodoro, il precedente protettore di [[Venezia]] prima dell'arrivo del '''Corpo di San Marco'''.
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A seguito del trasporto - da Alessandria a [[Venezia]] - del corpo dell''''Evangelista Marco''', il Santo divenne il nuovo protettore della Città. Dunque, nell’828, Giustiniano Partecipazio gettò le fondamenta della [[Basilica di S. Marco]].
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[[Immagine:Leone Pili.jpg|400px|left]]A fianco del campanile, paralleli al fronte della [[Basilica di San Marco|Basilica]], si ammirano i tre pili di bronzo, fusi da Alessandro Leopardi nel 1505, i quali sostengono le aste porta bandiera dove sventolavano i vessilli della Repubblica.
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Il Doge Sebastiano Ziani, eletto nel 1172, allargò la «Piazza», interrando il rivo Batario e demolendo la [[Chiesa di San Geminiano]], risorta per opera del [[Sansovino]] nella seconda metà del XVI secolo. Il destino della Chiesa fu, tuttavia, infausto: infatti, rimase eretta soltanto fino all'epoca di Napoleone a [[Venezia]], poiché quest’ultimo ne ordinò l'abbattimento per costruire una grande sala da ballo al primo piano della cosiddetta '''Ala Napoleonica'''.
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Prossime al [[Palazzo Ducale]], dalla parte del «Molo», sono quelle due belle colonne di granito orientale, condotte a [[Venezia]] da una delle isole dell'Arcipelago, le famose '''[[Colonne di Marco e Todaro]]'''.
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[[Immagine:Marco ed il suo simbolo.jpg|400px|right]]Terminato il lavoro di allargamento, il Doge Ziani volle cingere la '''Piazza''' con la costruzione di numerosi edifici, posti a forma di galleria, i quali, essendo destinati all'abitazione dei '''Procuratori di [[San Marco]]''', si chiamarono '''[[Procuratie Vecchie|Procuratie]]'''.
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Il doge Sebastiano Ziani, eletto nel 1172, allargò la «Piazza», interrando il rivo Batario, e demolendo la [[Chiesa di San Geminiano]], la quale si rifece più addietro là dove, vari secoli dopo, risorse per opera del [[Sansovino]], e rimase fino all'epoca dell'arrivo di Napoleone a [[Venezia]] che ne ordinò l'atterramento per costruire una grande sala da ballo al primo piano della cosiddetta '''Ala Napoleonica'''.
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Questi edifici, di stile italo-bizantino, formati da un piano soltanto, si possono scorgere nel quadro di [[Gentile Bellini]], dipinto nel 1496, rappresentante una processione in [[Piazza San Marco]]; nonché essi vengono raffigurati nella Pianta di [[Venezia]], incisa in legno nel 1500, attribuita ad Alberto Durer, ma scolpita per mano di [[Jacopo de Barbari]].
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[[Immagine:Marco ed il suo simbolo.jpg|400px|right]]Terminato il lavoro di allargamento il doge Ziani volle cingere la '''Piazza''' medesima da alcuni edifici formati a galleria, i quali, siccome furono destinati all'abitazione dei '''Procuratori di [[San Marco]]''', si chiamarono '''[[Procuratie Vecchie|Procuratie]]'''.
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Purtroppo, accadde che alcune case delle '''[[Procuratie Vecchie|Procuratie]]''', rivolte verso mezzogiorno, venissero coinvolte in un incendio; per tale ragione, '''Antonio Grimani e Lorenzo Loredan''', procuratori di [[San Marco]], ordinarono nel 1513 che tutte le case attinte dal fuoco venissero abbattute. Infine, nel 1517 ne commissionarono la rifabbrica a [[Guglielmo Bergamasco]] sotto la direzione di [[Bartolomeo Bon]].
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Questi edifici, di stile italo bizantino, ed in un piano soltanto, sono quelli che si scorgono nel quadro di [[Gentile Bellini]], dipinto nel 1496, rappresentante una processione in «[[Piazza San Marco]]», nonché quelli che ci vengono raffigurati dalla Pianta di [[Venezia]], incisa in legno nel 1500, ed attribuita ad Alberto Durer, ma di mano di [[Jacopo de Barbari]].
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Da questo momento in poi, le '''[[Procuratie Nuove|Procuratie]]''' di cui abbiamo appena trattato si dissero '''[[Procuratie Nuove|Nuove]]'''e, le altre - situate nel lato opposto della '''Piazza''', che conservarono l'originaria conformazione - presero il nome di '''[[Procuratie Vecchie|Vecchie]]'''. I lavori delle [[Procuratie Nuove]] iniziarono su progetto dello [[Scamozzi]] nel 1584, e terminarono nel secolo successivo. I lavori delle Procuratie furono diretti da architetti diversi, dopo la morte di [[Scamozzi]]; i quali seguirono, introducendo qualche minima alterazione, lo stile della [[Biblioteca Marciana]], edificio annesso, cominciato dal [[Sansovino]] nel 1536, subito dopo l’edificazione della [[Zecca]] nel 1535.
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Avvenne che alcune case delle '''[[Procuratie Vecchie|Procuratie]]''', rivolte verso mezzogiorno, venissero rovinate dal fuoco, ed ecco la ragione per cui '''Antonio Grimani e Lorenzo Loredan''', procuratori di [[San Marco]], ordinarono nel 1513 che tutte quelle case venissero abbattute, e nel 1517 ne commissionarono la rifabbrica a [[Guglielmo Bergamasco]] sotto la direzione di [[Bartolomeo Bon]], proto, architetto, delle Procuratie.
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[[Immagine:Francesco Guardi - piazza san marco parata per la Sensa.jpg|400px|left]]Caduta la Repubblica, le '''[[Procuratie Vecchie]]''', per necessità belliche, vennero vendute a privati e tali sono anche attualmente. Le '''[[Procuratie Nuove]]''', invece, compresa la '''Biblioteca''', furono acquisite dal governo austriaco e vennero convertite in '''Palazzo Reale'''.
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Allora le '''[[Procuratie Nuove|Procuratie]]''' di cui parliamo si dissero '''[[Procuratie Nuove|Nuove]]''', in confronto delle altre situate nel lato opposto della '''Piazza''' che conservavano l'originaria loro condizione. Queste ultime presero il nome di '''[[Procuratie Vecchie|Vecchie]]''' dopoché le altre vennero compiutamente rifabbricate. I lavori delle [[Procuratie Nuove]] iniziarono su progetto dello [[Scamozzi]] nel 1584, e terminarono nel secolo successivo, lavori seguiti da architetti diversi dopo la morte dello [[Scamozzi]], durante i quali tutti seguirono, introducendo solo qualche alterazione, lo stile della [[Biblioteca Marciana]], edificio annesso, cominciato dal [[Sansovino]] nel 1536, subito dopo che egli costruì la [[Zecca]] nel 1535.
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Nella Piazza ebbero e continuano ad aver luogo molti spettacoli, come quelli del Giovedì Grasso durante il '''Carnevale''' e l'Ascensione («[[Sensa]]»). Nel 1782 venne persino organizzata una caccia di tori in Piazza San Marco, per onorare i principi ereditari di Russia venuti, sotto il nome di conti del Nord, a visitare [[Venezia]].
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[[Immagine:Francesco Guardi - piazza san marco parata per la Sensa.jpg|400px|left]]Caduta la Repubblica le '''[[Procuratie Vecchie]]''', per bisogni bellici, erano state vendute a privati, come lo sono attualmente, mentre le '''[[Procuratie Nuove]]''', compresa la '''Biblioteca''', furono acquisite dal governo austriaco e vennero convertite in '''Palazzo Reale''', che nel 1810 fu allungato dal cav. Soli di Vignola d'un'altra ala ('''la Nuova Fabbrica'''), abbattendo a tale scopo la [[Chiesa di San Geminiano]].
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[[Immagine:Donna del mortaio.JPG |300px|right]]Infine, vogliamo narrarvi di una curiosità accaduta in Piazza e da pochi conosciuta. Nel 1310 [[Bajamonte Tiepolo]], alla guida di un gruppo di nobili veneziani, organizzò una sommossa per tentare di sovvertire il governo della Città. I sovversivi, provenienti dalle [[Mercerie]] e da [[Campo San Luca]], stabilirono come punto d'incontro '''Piazza San Marco'''. In questo luogo furono affrontati dalle truppe fedeli al Doge e rincorsi fin oltre il [[Ponte di Rialto]] che i rivoltosi diedero alle fiamme, distruggendolo. Di questo episodio si ricorda l'incoraggiamento dato da una popolana che dalla finestra di casa sua gettò un mortaio sugli aggressori gridando: '''Dai!! Dai!!!'''. Il ponte vicino a tale avvenimento viene ancora chiamato '''Ponte dei Dai'''. A ricordo del fatto è stata, inoltre, apposta una targa sopra l'arcata della calle del '''Cappello Nero''', sotto la [[Torre dell'Orologio]], con l'effige della donna, il mortaio e la data del fatto.
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[[Immagine:Donna del mortaio.JPG |300px|right]]La mancanza di coordinazione e la spiccata devozione all'appartenenza al popolo veneziano di alcuni congiurati, sventò la presa di potere di [[Bajamonte Tiepolo]] nel 1310 in quanto alcuni partecipanti alla sommossa, avevano come punto d'incontro la '''Piazza San Marco''' provenienti chi dalle [[Mercerie]] chi da [[Campo San Luca]], furono affrontati dalle truppe fedeli al Doge, rincorsi fin oltre il [[Ponte di Rialto]] che i rivoltosi diedero alle fiamme distruggendolo e sconfitti, anche con l'aiuto di una popolana che dalla finestra di casa sua gettò un mortaio sugli aggressori gridando forte '''Dai!! Dai!!!''' tanto che il ponte vicino si chiama ancora '''Ponte dei Dai'''. A ricordo del fatto una targa, posto sopra l'arcata della calle del '''Cappello Nero''', sotto la [[Torre dell'Orologio]], con l'effige della donna, il mortaio e la data del fatto, appunto 1310.
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In questa piazza avevano luogo molti spettacoli, come quelli del Giovedì Grasso durante il '''Carnevale''' e dell'Ascensione («[[Sensa]]»), e nel 1782 vi si diede una bella caccia di tori per onorare i principi ereditari di Russia venuti, sotto il nome di conti del Nord, a visitare [[Venezia]].
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Versione del 23:08, 30 ago 2019

Descrizione

Piazza San Marco
Piazza San Marco - Scott Ingram

La Piazza San Marco è l’unico spazio cittadino che assume il nome di “Piazza”, tutti gli altri luoghi con conformazione simile sono definiti “campi”. Nella Piazza, tra le più importanti in Italia e nel Mondo, venivano e vengono ospitati tutti gli avvenimenti importanti per la vita civica; per questo motivo, è nota come il “Salotto di Venezia”.
Dalla costruzione della Basilica di San Marco, avvenuta nell’828, che ne costituisce lo sfondo, la Piazza è stata allargata attraverso l’interramento del Canale Batario, che divideva a metà l’attuale spazio della Piazza. L’orto alberato delle suore di San Zaccaria diventò, in quell’occasione, parte integrante lo spazio adibito alle manifestazioni di piazza nella nascente Repubblica Veneziana.
Per chi volesse visitare la Piazza e i famosi monumenti che la contornano, c’è la possibilità di acquistare un “pass” che consente di saltare la coda e accedere direttamente alla visita dei luoghi di maggiore interesse storico-artistico, accompagnati da una guida esperta. Puoi prenotare il tuo pass cliccando su uno dei link seguenti, in base alla scelta dei monumenti che si desidera visitare:
- Tour e Skip the line: Basilica di San Marco e Palazzo Ducale;
- Tour e Skip the Line: Basilica di San Marco;
- Tour e Skip the line: Piazza San Marco e Palazzo Ducale;
- Tour e Skip the line: Palazzo Ducale.

Piazza San Marco ha una forma trapezoidale, come si può osservare dalla foto accanto, scattata dal Campanile di San Marco. È lunga 175 metri e larga 72 di fronte alla Basilica di San Marco, mentre si stringe sul lato opposto – con una larghezza di 57 metri - in prossimità dell'ingresso del Museo Correr. Le liste di pietra bianca, che si notano sulla pavimentazione, furono inserite solo di recente per correggerne l'irregolarità.
Piazza San Marco
Piazza San Marco - Deepak Sarda
Dal centro di Piazza San Marco si possono ammirare i palazzi più importanti: da un lato, per la vita politica veneziana e, dall’altro, per la fede religiosa di cui la Basilica di San Marco è il fulcro. Proseguendo, si scorge il maestoso Palazzo Ducale; la Piazzetta San Marco, nella quale si ergono i due grossi monoliti che sorreggono le statue dei due protettori di Venezia (San Marco, nella sua veste simbolica di leone alato, e il precedente di origine greca San Teodoro che trafigge il drago). Segue la splendida Zecca, costruita dal Sansovino, che precede la Biblioteca Marciana, pensata dallo stesso Sansovino per ospitare alcuni manoscritti donati alla città nel 1468 dal Cardinale greco Basilio Bessarione, ancora oggi consultabili. Di seguito, si erge l’imponente mole del Campanile di San Marco, con la loggia decorata, anch’essa costruita dal Sansovino.
Leone Pili
Leone Pili - VeniceWiki
Dalla Piazzetta San Marco si prosegue entrando in Piazza, dietro il Campanile di San Marco e le Procuratie Nuove - iniziate da Vincenzo Scamozzi - si scorge l’Ala Napoleonica, costruita per edificare una sala da ballo - sacrificando la Chiesa di San Geminiano anch’essa opera del Sansovino – e, di seguito, le Procuratie Vecchie; la Torre dell’Orologio; la Piazzetta dei Leoncini, con la sede della Curia Patriarcale.
Piazza San Marco, Venice
Piazza San Marco, Venice - Paul Stephenson
Oggi Piazza San Marco è completamente lastricata con macigni di trachite - i cosiddetti "masegni" – tuttavia, anticamente, era coperta da mattoni posti, in parte, a spina di pesce e, in altra parte, semplicemente accostati gli uni agli altri. Infatti, durante alcuni scavi per la manutenzione della Piazza e, più recentemente, in occasione dei lavori di innalzamento della riva sul Bacino di San Marco, è emersa questa tipologia di pavimentazioni, in seguito documentata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Venezia.

Il selciato è stato più volte innalzato: il livello originale della pavimentazione dei portici che sostengono il Palazzo Ducale si trovava un metro sotto rispetto quello attuale. Pertanto, il livello originale della Piazza – ancor più bassa rispetto il porticato - si trovava tre gradini più in basso rispetto quest’ultimo. A seguito di queste premesse, si può immaginare come originariamente dovesse sembrare slanciato il Palazzo Ducale e che maestoso stupore potesse incutere alle galee che entravano nel Bacino di San Marco.

Nizioleto Piazza San Marco
Nizioleto Piazza San Marco - VeniceWiki
Piazza San Marco possiede il suo proprio nizioleto, ovvero la tipica indicazione stradale a Venezia. Questo si trova tra gli archi delle Procuratie Vecchie e le finestre del primo piano in aderenza alla Torre dell'Orologio. Al giorno d’oggi potrebbe sembrare assurdo dover specificare attraverso un’indicazione urbana che ci si trova in Piazza San Marco, probabilmente “LA” Piazza più famosa al Mondo o una di esse.


piazza san marco
piazza san marco - james
Quando la marea supera i 90 centimetri sul medio mare, vale a dire quando comincia ad esserci un po' d'Acqua alta, la Piazza San Marco comincia ad allagarsi.
San Marco neve e acqua alta
Prima inizia la parte più vicina alla Basilica di San Marco, dove bastano 83 centimetri sul medio mare, mentre per coprire anche la parte centrale della Piazza, la più elevata, l'altezza della marea deve arrivare a un metro. Inoltre, durante le maree eccezionali, nemmeno le passerelle, poste per lo scorrimento delle persone senza stivali o con stivali troppo corti, riescono a rimanere sui cavalletti di ferro, cominciando a galleggiare per la Piazza. Vi invitiamo in tal caso a non usufruirne, poiché potrebbe essere pericoloso.

BREVE STORIA DI PIAZZA SAN MARCO

Anticamente la Piazza si chiamava Morso, probabilmente perché il terreno che la ricopriva era più compatto di quello circostante, e la parte opposta alla Basilica di San Marco veniva denominata Brolo, perché erbosa e cinta d'alberi. Nel mezzo delle suddette parti, scorreva un canale detto «Batario», sulle cui sponde si ergevano, l'una di fronte all'altra, la Chiesa di San Teodoro e la Chiesa di San Geminiano, erette, come è tradizionalmente riconosciuto, da Narsete, che aveva sconfitto i Goti con l'aiuto delle navi veneziane.

A seguito del trasporto - da Alessandria a Venezia - del corpo dell'Evangelista Marco, il Santo divenne il nuovo protettore della Città. Dunque, nell’828, Giustiniano Partecipazio gettò le fondamenta della Basilica di S. Marco.
Il Doge Sebastiano Ziani, eletto nel 1172, allargò la «Piazza», interrando il rivo Batario e demolendo la Chiesa di San Geminiano, risorta per opera del Sansovino nella seconda metà del XVI secolo. Il destino della Chiesa fu, tuttavia, infausto: infatti, rimase eretta soltanto fino all'epoca di Napoleone a Venezia, poiché quest’ultimo ne ordinò l'abbattimento per costruire una grande sala da ballo al primo piano della cosiddetta Ala Napoleonica.

Terminato il lavoro di allargamento, il Doge Ziani volle cingere la Piazza con la costruzione di numerosi edifici, posti a forma di galleria, i quali, essendo destinati all'abitazione dei Procuratori di San Marco, si chiamarono Procuratie.

Questi edifici, di stile italo-bizantino, formati da un piano soltanto, si possono scorgere nel quadro di Gentile Bellini, dipinto nel 1496, rappresentante una processione in Piazza San Marco; nonché essi vengono raffigurati nella Pianta di Venezia, incisa in legno nel 1500, attribuita ad Alberto Durer, ma scolpita per mano di Jacopo de Barbari.
Purtroppo, accadde che alcune case delle Procuratie, rivolte verso mezzogiorno, venissero coinvolte in un incendio; per tale ragione, Antonio Grimani e Lorenzo Loredan, procuratori di San Marco, ordinarono nel 1513 che tutte le case attinte dal fuoco venissero abbattute. Infine, nel 1517 ne commissionarono la rifabbrica a Guglielmo Bergamasco sotto la direzione di Bartolomeo Bon.
Da questo momento in poi, le Procuratie di cui abbiamo appena trattato si dissero Nuovee, le altre - situate nel lato opposto della Piazza, che conservarono l'originaria conformazione - presero il nome di Vecchie. I lavori delle Procuratie Nuove iniziarono su progetto dello Scamozzi nel 1584, e terminarono nel secolo successivo. I lavori delle Procuratie furono diretti da architetti diversi, dopo la morte di Scamozzi; i quali seguirono, introducendo qualche minima alterazione, lo stile della Biblioteca Marciana, edificio annesso, cominciato dal Sansovino nel 1536, subito dopo l’edificazione della Zecca nel 1535.

 
Caduta la Repubblica, le Procuratie Vecchie, per necessità belliche, vennero vendute a privati e tali sono anche attualmente. Le Procuratie Nuove, invece, compresa la Biblioteca, furono acquisite dal governo austriaco e vennero convertite in Palazzo Reale.

Nella Piazza ebbero e continuano ad aver luogo molti spettacoli, come quelli del Giovedì Grasso durante il Carnevale e l'Ascensione («Sensa»). Nel 1782 venne persino organizzata una caccia di tori in Piazza San Marco, per onorare i principi ereditari di Russia venuti, sotto il nome di conti del Nord, a visitare Venezia.

Infine, vogliamo narrarvi di una curiosità accaduta in Piazza e da pochi conosciuta. Nel 1310 Bajamonte Tiepolo, alla guida di un gruppo di nobili veneziani, organizzò una sommossa per tentare di sovvertire il governo della Città. I sovversivi, provenienti dalle Mercerie e da Campo San Luca, stabilirono come punto d'incontro Piazza San Marco. In questo luogo furono affrontati dalle truppe fedeli al Doge e rincorsi fin oltre il Ponte di Rialto che i rivoltosi diedero alle fiamme, distruggendolo. Di questo episodio si ricorda l'incoraggiamento dato da una popolana che dalla finestra di casa sua gettò un mortaio sugli aggressori gridando: Dai!! Dai!!!. Il ponte vicino a tale avvenimento viene ancora chiamato Ponte dei Dai. A ricordo del fatto è stata, inoltre, apposta una targa sopra l'arcata della calle del Cappello Nero, sotto la Torre dell'Orologio, con l'effige della donna, il mortaio e la data del fatto.


Piazza San Marco
Piazza San Marco - Deepak Sarda

Foto

Il Molo di San Marco
I tetrarchi
San Marco neve e acqua alta

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The Campanile
The Campanile -

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Piazza San Marco
Piazza San Marco - James Manners
Piazza San Marco
Piazza San Marco - Deepak Sarda
Piazza San Marco
Piazza San Marco - Tom Page
Flight @ Piazza San Marco
Flight @ Piazza San Marco - Kieran Lynam
Piazza San Marco, empty
Piazza San Marco, empty - Sébastien Bertrand
Piazza San Marco, Venice
Piazza San Marco, Venice - Christopher Chan
p. san marco
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Piazza San Marco
Piazza San Marco - Kent Mercurio
Lonely in San Marco's Hall
Lonely in San Marco's Hall - Josh Liba
Sunset Glow of San Marco
Sunset Glow of San Marco - Josh Liba


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