Chiesa di San Stae

 

Informazioni

 

Indirizzo Santa Croce
Stile architett. Neoclassico
Architetto Domenico Rossi
Completamento 1710

La maestosità della Chiesa di San Stae incombe sul Canal Grande con il biancore della Pietra d’Istria, ma leggermente distaccato dall’acqua da un piccolo campo.

Il volgare San Stae significa Sant’Eustacchio. Eustachio visse tra il primo ed il secondo secolo e si convertì al cristianesimo in seguito ad una visione avuta durante una battuta di caccia. Egli vide tra le corna di un cervo una croce luminosa e si rifiutò di sacrificare l’animale agli dei. Per questo fu martirizzato assieme alla moglie Teopista e ai loro due figli Agapio e Teopisto, chiusi in un toro di ronzo arroventato.

Le prime notizie della chiesa si hanno nel 1127, costituita da cinque navate ed il presbiterio e l’abside decorati con mosaici. Una prima modifica avvenne nel 1400 con la costruzione di un porticato, demolito nel 1479, su ordine del Consiglio dei X perchè sotto di esso avvenivano troppi atti licenziosi.

L’orientamento primordiale della chiesa era parallelo al Canal Grande,quindi con ingresso dalla salizada, ma il rifacimento della costruzione veneto-bizantina originaria fu girata verso il canale affinché la facciata potesse essere più visibile dalla principale via di comunicazione della città.

Il progetto fu di Domenico Rossi e venne eseguito tra 1670 ed il 1710 con un notevole lascito del doge Alvise Mocenigo che abitava il vicino Palazzo Mocenigo alla fine della Salizada di San Stae.

Al suo interno si trovano tele Bartolomeo BatteriniGiovanni Battista PittoniSebastiano Ricci e Giovanbattista Tiepolo.

Appartenente al circuito Chorus (Associazione per le chiese del Patriarcato di Venezia)

Categoria: Chiese