Come riparare un Terrazzo alla Veneziana

Con il passare del tempo qualsiasi pavimento si deteriora, a maggior ragione bisogna aver cura del Terrazzo alla Veneziana, il cui valore è dato principalmente dalla sua capacità di conservazione se viene mantenuto in buono stato con la riparazione di eventuali piccoli fori, e conoscere gli accorgimenti per farlo durare nel tempo, aiuta a mantenerlo durevole e splendente.

 

Su un pavimento in calce anche un piccolo buco, una tessera saltata, uno striscio con un attrezzo duro, una sedia che continua a stofinare sullo stesso punto, si può trasformare rapidamente in una voragine alla quale porre rimedio in un secondo tempo diventa difficile. Per questo è necessario intervenire al più presto prima che l’espandersi del foro diventi una necessità.

Per prima cosa bisogna arginare l’espandersi della spaccatura, riempinedo le lacune con il classico materiale da ostruzione cioè lo stucco ad olio, lo stesso che viene adoperato da centinaia di anni nella manutenzione classica dei pavimenti alla veneziana.

Con gesso da sarti (solfato di calcio idrato) ed olio di lino cotto si prepara lo stucco.

Al gesso, oppurtunamente colorato con terre per arrivare ad una colorazione attinente al pavimento da riparare, viene aggiunto l’olio di lino cotto e mescolati assieme fino ad ottenere un impasto malleabile, ma non liquido, che viene steso con delle spatole sui buchi da coprire. Subito dopo si 

spolvera con altro gesso la stuccatura eseguita e si strofina affinchè venga assorbito gran parte dell’olio e quindi non si formino avvallamenti.

 

Lasciato riposare per un paio di giorni, si toglie la parte in eccesso con materiale abrasivo (pietra pomice o similari), quindi, una volta asciutto, si cosparge d’olio di lino crudo per la definitiva presa dell’impasto.
 

Quando la stuccatura non dovesse essere più sufficiente, vale a dire quando il buco è diventato troppo grosso, oppure quando la stuccatura continua ad abbassarsi vuol dire che il problema non è sulla superficie del pavimento, quindi bisogna intervenire con la rappezzatura, cercando comunque di integrare solo le zone strettamente necessarie.

 
 
Per prima cosa è necessario stabilire quale sia il problema che ha causato l’affossatura.

Nel 90% dei casi si tratta di uno scostamento della tavole che, attaccate sulle travi del solaio, sorreggono il pavimento che, come si può efficacemente vedere nella foto accanto, creano una fessura attraverso la quale passano i componenti più piccoli del fondo del pavimento. In questo modo il pavimento, si trova ad avere un vuoto sottostante e si crea l’infossatura poiché la calce è flessibile. Il pavimento si abbassa fino al punto di rottura, solo allora ci si accorge del problema, al quale, come accennato in precedenza, bisogna subito porre rimedio per limitare i danni.

Se la causa del problema fosse, come si diceva, lo scostamento delle tavole di fondo, è necessario coprire la fessura con un cuneo di legno o una piccola asse, ricreare il sottofondo sul quale si effettuerà la riacconciatura del pavimento. Il procedimento da seguire è ovviamente lo stesso del tipo di pavimento che si andrà a riparare, vale a dire che il rappezzo sarà in calce su un pavimento in calce ed in cemento su un pavimento in cemento.

Qualcuno potrebbe dire che quanto riportato ora è una cosa scontata, ma anche in tempi recenti per accorciare i tempi di esecuzione e credendo che il nuovo materiale potesse essere più duraturo, venivano eseguiti dei rappezzi in cemento su pavimenti in calce modificando di fatto la flessibilità del pavimento ed eseguendo dei racconci pessimi per colore e qualità, spesso senza coprire la fessure delle tavole, rimandando di fatto il problema di qualche anno perchè la causa del danno non veniva riparata.

Per ulteriori chiarimenti, domande specifiche, curiosità varie, potete scrivere a gabriele@venicewiki.org vi verrà sicuramente risposto al più presto.