Le Maschere a Venezia

Il Carnevale di Venezia non sarebbe tale se non ci fossero le sue famose maschere.

Il periodo più florido per le maschere è stato il XVIII secolo con le feste mascherate che si svolgevano in tutta la città, ma in particolar modo nei ridotti o casini, i luoghi di ritrovo dei nobili veneziani, dove l’anonimato era una delle forme di salvaguardia personale per non far sapere che aveva partecipato ad una particolare festa.
Sono quindi numerose le maschere che, nate in quel periodo, sono in produzione anche oggi nei numerosi laboratori di maschere che si trovano a Venezia.
Le classiche maschere sono fatte in cartapesta, su uno stampo precedentemente preparato, di solito in creta, sul quale vengono posti delicatamente i vari strati di carta e colla, fino a formare la maschera. Una volta asciugata, verrà colorata con le decorazioni classiche o moderne a seconda del risultato che vuole ottenere.
Proprio per questa lunga e attenta preparazione, (la preparazione dello stampo, l’attesa della sua asciugatura, la preparazione della carta che deve essere asettica, la lunga posa degli strati di carta e colla per dare corpo alla maschera, l’attesa della sua asciugatura prima della dipintura) una maschera non può costare meno di 100 euro. Quello che si trova a prezzo inferiore di solito non è una maschera artigianale, ma una volgare copia, spesso con la base in plastica, cosa che squalifica l’oggetto.
Le maschere della tradizione veneziana sono quelle principali della commedia dell’arte: quella di Arlecchino, di Pantalone, di Brighella, di Pulcinella, alle quali bisogna aggiungere quella tristemente famosa del dottore della peste, la moretta, e l’indimenticabile bauta.

 

Carnevale 2011

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Categoria: Cose veneziane