Sestieri
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Il Canal Grande, attraversando la città, ne pone tre da una parte, San Marco, Castello e Cannaregio, e tre che si trovano nell’altra sponda del Canale, Santa Croce, San Polo e Dorsoduro, definendoli de Citra i primi che si trovano al di qua del canale rispetto a San Marco e de Ultra gli altri, che ovviamente si trovano al di la del canale stesso. De Ultra e de Citra erano definiti anche i Procuratori di San Marco che si occupavano della giustizia da una parte o dall'altra del Canal Grande.
La divisione in sestieri avvenne circa nel XII secolo. A quel tempo una guerra contro i bizantini metteva a dura prova le finanze di Venezia e fu necessario imporre una sorta di tassa ai cittadini, in realtà una specie di prestito allo Stato, per sostenere le spese di guerra.
Per assicurarsi di riscuotere da tutti i denari si provvide a dividere la città in zone sestieri affinché gli esattori, anche loro suddivisi per Sestiere, potessero agire in modo capillare.
La numerazione dei civici è molto particolare. Ogni Sestiere parte col numero 1 e prosegue seguendo tortuosi tracciati che solo i postini e gli addetti alla consegna delle merci e pochi altri conoscono bene.
Terminano solo quando ogni porta del Sestiere ha un proprio numero, per questo non è difficile trovarsi con numerazioni che superino i cinquemila numeri come i tre Sestieri de citra.
San Marco

Il Sestiere si estende dal Ponte di Rialto, che lo divide da San Polo, al Ponte dell'Accademia, che lo divide da Dorsoduro, fino al Ponte della Paglia, che invece lo divide da Castello.
Naturalmente il numero 1 del Sestiere di San Marco è la Porta della Carta, l’ingresso principale di Palazzo Ducale vicino alla Basilica, l’altro ingresso è la Porta del Frumento, vicino al Ponte della Paglia, per terminare sul Ponte dell'Olio di fianco al Fondaco dei Tedeschi
Nella sua area si trovano il Teatro La Fenice, la sede del Consigio Regionale in Palazzo Ferro Fini, Palazzo Grassi, la Chiesa di Santo Stefano ed il Municipio di Venezia.
Castello
In questo caso i numeri civici partono dalla Basilica di San Pietro di Castello per terminare vicino alla Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.
Cannaregio
Proprio perché è stata bonificata, l'area si presenta in moduli precisi che si ripetono uno in successione all'altro; un Rio con a fianco una lunga fondamenta, con le case che poi si aggettano sul rio successivo, fino ad arrivare ai bordi della Laguna.
Oltre alla Stazione Ferroviaria Santa Lucia, al Ghetto Ebraico (la parola Ghetto deriva dal veneziano getto, in quanto nell’area dove venne rinchiusa la comunità ebraica in Venezia vi era prima una antica fornace per la fusione del metallo, da allora tutte le comunità chiuse presero questo nome Ghetto appunto), le Fondamente Nove, da dove partono le imbarcazioni per le isole di Murano, Burano, Torcello e L'Isola di San Michele, il cimitero di Venezia, si trovano la Chiesa della Madonna dell'Orto, la Chiesa dei Gesuiti e la piccola ma preziosa Chiesa di Santa Maria dei Miracoli.
Santa Croce

È forse il più piccolo come estensione, ma riccamente popolato, era sede di numerose attività come i lavatori di lana.
Sul Rio di San Cassiano, che lo divide dal Sestiere di San Polo, si trova il Ponte delle Tette.
Mentre il n°1 si trova sul ponte verso San Pantalon in Campiello Mosca, gli ultimi numeri sono nelle vicinanze del Ca' Corner de la Regina.
San Polo

Nel suo territorio troviamo la Chiesa di San Giacometto, splendido esempio di Chiesa Romanica, ovviamente la Chiesa di San Polo¸ grande Chiesa dedicata a San Paolo e la Basilica dei Frari che espone sul suo altare la celeberrima Assunzione di Tiziano.
Dorsoduro

Il Campo Santa Margherita, che si trova in questa zona, è considerato il più grande della città e molto vivo, sia di giorno che di notte, per la presenza di numerosi studenti che frequentano l’Università di Ca' Foscari e quella di architettura, lo IUAV.
Categoria: Cose veneziane