Bucintoro

Le imbarcazioni che portarono questo nome furono numerose.

Nel 1728 venne costruito l’ultimo Bucintoro definito Nani Mocenigo pechè costruito durante il dogado di Alvise Mocenigo, eletto nel 1722 e morto nel 1732.

Il Bucintoro era l’imbarcazione di rappresentanza, ricordata da tutti gli storici per la ricchezza delle sue decorazioni e dei suoi addobbi. Il primo Bicintoro fu costruito per dare maggior importanza allo Sposalizio del Mare nel ‘300.

Il nome deriva o da Buso, imbarcazione da guerra che piccola diventava Busin, che coperta d’oro diventava appunto Bucintoro, oppure, secondo Francesco Sansovino, per la legge del 1292 che ne decretava la costruzione che diceva Quod fabricetur navilium duecentorum hominum nel quale duecentorum diventa Bucintoro.

Era l’attrazione di tutti i cortei acquei, serviva per accogliere le ambascerie e le più alte personalità dell’epoca, ma soprattutto in occasione della Festa dell’Ascensione, Festa della Sensa, quando veniva celebrato lo sposalizio del mare con Venezia.

Francesco Sansovino nel suo celebre Venezia Città nobilissima e singolare descrive in questo modo l’imbarcazione:Questo bellissimo gran legno fu fatto dal Senato l’anno 1311, per la pesona del Doge. Porta gran numero di persone, come quello ch’è maggiore e di più corpo d’una galea grossa, ma di forma disteso e col felze di sopra per tutta la sua lunghezza.

Nel mezzo è diviso da un lunghissimo corridore che separa corsi pieni di sedili da i lati. In faccia vi è il Trono del Doge. Di fuori risplende per molto oroe di sopra è tutto coperto di raso cremisino.

Dalla parte dinanzi vi è piantato uno stendardo del Dominio, al cui piede è posta in alto una gran figura di rilievo rappresentante una Giustizia.

Nel 1500 Jacopo de Barbari impresse le forme del Bucintoro nella sua celebre Pianta di Venezia ed è la più antica immagine della storica imbarcazione.

Alla caduta della Repubblica le truppe di occupazione spogliarono le parti dorate che vennero bruciate per estrarre l’oro che vi era attaccato, operazione che fu svolta nell’orto dell’Isola di San Giorgio Maggiore a partire dal 9 gennaio 1798 e durò per tre giorni.

Del Bucintoro Nani Mocenigo esistono due modelli, uno eseguito contemporaneamente alla vera imbarcazione e uno eseguito nel 1815 che si può ammirare nel Museo Storico Navale di Venezia.

Categoria: Cose veneziane