Gobbo di Rialto


Il Gobbo di Rialto è una statua del XVI secolo, di uomo inginocchiato che, nel Campo San Giacometo a Rialto, sostiene con la schiena la scala appoggiata alla colonna dalla quale il comandador bandiva le leggi e dava altri annunci riguardanti le partenze delle Galee per il Medio Oriente.

In questo Campo si riunivano i capitani che cercavano una nave sulla quale imbarcare le proprie merci ed i marinai che cercavano un lavoro per sbarcare il lunario.

Essendo situato in un posto strategico, nel il cuore economico della Repubblica di Venezia, cioè nel luogo in cui venivano scambiate le merci più pregiate, dove esisteva il Banco Giro, una vera e propria banca dove si scambiavano effetti che avevano valore in oriente, dei veri e propri assegni, scambiabili a destinazione, quindi per il posto di notevole interesse economico e finanziario di Venezia, anche i bandi gridati dall’alto di questa speciale Piera del Bando, avevano di fatto un valore più pregnante.

Anche per coloro che avevano commesso un reato non grave ed erano stati considerati colpevoli, dopo il processo venivano condannati alla fustigazione e questo era il punto di arrivo e quindi di fine delle pene inflittegli, pene che erano iniziate in Piazzetta San Marco, tra le colonne che reggono Marco e Todaro ed erano durate per tutto il percorso. Al fine di non far diventare il Gobbo un simbolo di liberazione, il Senato della Repubblica decretò che venisse incisa una croce sulla colonna d’angolo del palazzo sotto il pergolo grando di Rialto, a poca distanza dal Gobbo, che diventava perciò il nuovo punto di arrivo dei condannati, sotto il Leone in Moeca.

 

Categoria: Cose veneziane